Mikhail Gorbaciov - Immagine tratta da Wikipedia
Mikhail Gorbaciov, l’ex presidente dell’Urss, scomparso il 30 agosto all’età d 91 anni, per un giorno salì in cattedra anche alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università Statale, nel 1996. Un aneddoto che il professor Alberto Martinelli, preside della Facoltà dal 1987 al 1999, professore emerito di Scienza politica e Sociologia, ha ricordato in occasione dei 50 anni della Facoltà di via Conservatorio, nei mesi scorsi, e che oggi, dopo la morte di Gorbaciov, gli abbiamo chiesto di ripercorrere per rivivere un momento importante dell’Ateneo e l’incontro con una delle più significative personalità della storia del Novecento.
"In quanto docente di un corso molto frequentato, quale quello di Scienza politica, con circa 300 studenti, ricevetti la proposta di ospitare Mikhail Gorbaciov in università, per tenere una lezione - racconta il professore -. Erano passati un paio di anni dalla dissoluzione dell’Urss e l’ex presidente stava iniziando a compiere dei tour anche in Occidente per raccontare la sua esperienza. Colsi al volo quell’occasione. Tutto venne organizzato in pochissimo tempo, forse lo seppi addirittura la sera prima e così, il giorno dopo, mi presentai in aula, a lezione, con l’ex presidente dell’Urss. Gli studenti rimasero ovviamente sbalorditi. Fu una lezione molto bella: Gorbaciov parlò per circa un’ora facendo una lunga introduzione, ripercorrendo le sue scelte politiche, i cambiamenti che aveva cercato di introdurre. Ricevette moltissime domande da parte degli studenti e rispose sempre in modo esaustivo. Fui colpito dalla sua capacità di rapportarsi e dialogare con giovani di un’altra cultura; sicuramente fu un momento molto significativo e tra i migliori ‘conferenzieri’ che abbia ospitato a lezione”.
Il ricordo del professor Martinelli è anche personale. Con Gorbaciov, infatti, ebbe l’occasione di pranzare e dialogare, con l’aiuto dell’interprete. "Ho il ricordo di una persona molto intelligente, affabile, simpatica, non ostentamente simpatica. Conversammo ovviamente della sua storia e del suo tentativo di cambiare l’Unione Sovietica, in parte salvando il sistema. Mi diede l’impressione di una persona sincera e conservai sempre, e tuttora conservo, un bel ricordo di quell’incontro".
Potrebbero interessarti anche