Pubblicato il: 08/10/2021
La Vasca Votiva di Noceto ricostruita nel Museo inaugurato oggi

La Vasca Votiva di Noceto ricostruita nel Museo inaugurato oggi

E’ stato inaugurato oggi il Museo archeologico della Vasca Votiva di Noceto (Parma), l’atto finale di un cammino durato, tra scavo, restauro e ricostruzione, 15 anni e che ha visto impegnata, al fianco delle istituzioni locali e del Ministero della Cultura, anche l’Università Statale di Milano con i geoarcheologi del dipartimento di Scienze della Terra "Ardito Desio".

Il percorso museale e l’organizzazione degli spazi, risultato di un accurato progetto architettonico, offriranno ora al visitatore un’esperienza immersiva, multisensoriale e multimediale alla scoperta della Vasca Votiva che, rinvenuta in maniera del tutto incidentale nel 2005, nella zona sud del paese, rappresenta, per dimensioni, caratteristiche, significato e grado di conservazione, un unicum a livello europeo, tale da innovare profondamente le conoscenze scientifiche sull’ Età del Bronzo. La Vasca di Noceto, infatti, è la struttura più antica (XV/ XIV secolo a.C.), più grande (70 mq) e meglio conservata tra tutte quelle sinora rinvenute e databili all’Età del Bronzo.

Oltre alla Vasca Votiva, nel museo, presentato oggi con una cerimonia a cui ha partecipato anche il direttore del dipartimento di Scienze della Terra della Statale, Marco Masetti, saranno esposti una serie di oggetti caratteristici della cultura terramaricola che caratterizzava, circa 3.500 anni fa, la quasi totalità della pianura Padana e la cui storia viene raccontata attraverso testi, immagini, ricostruzioni, video e dispositivi interattivi.

La Vasca Votiva rappresenta la più alta testimonianza mai rinvenuta delle competenze dei terramaricoli - finora fortemente sottovalutate - in tema di ingegneria, geotecnica, carpenteria e capacità di gestione del lavoro e delle risorse naturali. La vasca monumentale testimonia l’eccezionale impegno della comunità agricola nel realizzare un bacino artificiale di acqua per la deposizione delle offerte votive.

I ricercatori della Statale sono stati coinvolti nelle attività riguardanti la Vasca votiva fin dalla sua scoperta. È stato infatti il gruppo di ricerca in Geoarcheologia del dipartimento di Scienze della Terra "Ardito Desio", allora diretto dal professor Mauro Cremaschi e ora dal professor Andrea Zerboni, ad essere chiamato per condurre lo scavo archeologico del sito. Dopo alcuni anni di scavo, estremamente fruttuosi dal punto di vista scientifico, la Statale ha guidato lo smontaggio della struttura lignea e l’avvio dei vari componenti al restauro. In seguito, è stata affidata alla Statale anche la gestione delle operazioni di rimontaggio del manufatto ligneo all’interno dei locali del Museo inaugurato oggi.

Alla luce dell’importante ruolo svolto nello scavo, studio e musealizzazione della Vasca Votiva, l’Università Statale è stata anche chiamata a firmare, come partner del Comune di Noceto e del Ministero della Cultura, una convenzione per promuovere le attività scientifiche, divulgative e didattiche che verranno sviluppate nello scenario del Museo Archeologico della vasca Votiva.

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