Uno scorcio della sede di via Festa del Perdono dell'Università Statale
L’Università Statale di Milano, di fronte alla guerra in Ucraina e alla situazione di emergenza della sua popolazione, è impegnata in queste settimane in iniziative di sostegno agli studenti di origine ucraina iscritti all’Ateneo.
Dopo l’immediata azione di assistenza agli studenti iscritti che si trovavano in Ucraina, rientrati tutti in Italia nell’imminenza del conflitto, e una prima ricognizione delle situazioni più critiche per gli studenti ucraini a Milano, la Statale – che insieme alla CRUI, la Conferenza dei Rettori italiani e la rete RuniPace, di cui è membro, ha espresso immediata condanna della guerra e l’auspicio di negoziati di pace – sta predisponendo alcune misure per sostenere i suoi studenti di nazionalità ucraina che sono state oggetto del Tavolo di Ateneo di Accoglienza e Integrazione riunitosi il 21 marzo con le prorettrici Antonella Baldi (Internazionalizzazione) e Marilisa D’Amico (Trasparenza, Legalità e Parità di Diritti).
Ad oggi, infatti, sono 248 le studentesse e studenti ucraini iscritti in Statale di cui 193 residenti in Ucraina e 55 in Italia (ad oggi non risultano segnalazioni di studenti ucraini ancora nel Paese d’origine). Per coloro che hanno segnalato alle segreterie difficoltà nel pagamento delle tasse o delle rette dell’alloggio sono stati sospesi i pagamenti.
L’Ateneo si sta inoltre adoperando per accogliere nelle proprie residenze universitarie a titolo gratuito gli studenti non più in grado di sostenere le spese di un alloggio privato. I posti ad oggi disponibili nelle residenze sono stati al momento riservati agli studenti ucraini, sia già iscritti presso l’Ateneo che provenienti da Università ucraine.
Circa 60 studenti ucraini iscritti sono già beneficiari di borse di studio. L’Ateneo ha predisposto un nuovo bando per 20 borse di studio del valore di 6mila euro dedicate a studenti ucraini.
Tra le misure che saranno prese in considerazione, anche alla luce dell’evoluzione della situazione di guerra in Ucraina, l’esonero dalle tasse per tutti gli studenti ucraini che si iscriveranno il prossimo anno.
Sul fronte del sostegno ad accademici ucraini, sono state deliberate dal Senato accademico quattro posizioni di Visiting scholars at-risk riservate a studiosi ucraini e da aree in guerra, che in caso di cofinaziamento dei Dipartimenti potrebbero aumentare.
In queste settimane, alla Statale sono già pervenute circa 60 richieste di studentesse e studenti iscritti nelle università ucraine che hanno chiesto il trasferimento per proseguire gli studi: si tratta soprattutto di studenti di Medicina di cittadinanza non ucraina.
La rete europea Euraxess, di cui fa parte anche la Statale, che favorisce la mobilità dei ricercatori verso l'Europa e al suo interno, ha, infine, realizzato il portale web #ERA4Ukraine, per fornire informazioni pratiche e utili a ricercatrici e ricercatori dell'Ucraina, coinvolti nel conflitto
“Le misure che stiamo mettendo a punto – commenta la prorettrice Antonella Baldi - costituiscono solo una prima risposta all’emergenza e dovranno essere implementate in base agli arrivi nel nostro Paese. Si sta lavorando con le istituzioni locali preposte all’accoglienza per un rapido inserimento degli studenti nelle attività didattiche previa verifica del percorso di studio pregresso”.
“I conflitti in Afghanistan e in Ucraina – aggiunge la prorettrice Marilisa D’Amico – hanno messo in luce l’urgenza di introdurre, per via legislativa, percorsi di ingresso protette, attraverso, ad esempio, l’istituzione di corridoi umanitari e di visti umanitari. I corridoi universitari promossi dall’Ateneo e dalla CRUI sono sicuramente meritevoli, ma la Statale potrebbe farsi anche promotore di iniziative più ampie, organizzando eventi scientifici sul tema invitando a parteciparvi soggetti che hanno un ruolo decisionale su queste tematiche”.
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