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Irene Cetin, docente di Ostetricia e Ginecologia presso il dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università Statale di Milano.
Irene Cetin, docente di Ostetricia e Ginecologia presso il dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università Statale di Milano, ha vinto il premio internazionale della Fondazione Pasquale Sfameni, assegnato dall’Università di Bologna. Il riconoscimento verrà consegnato il 19 ottobre alle 10:30 nell’Aula Magna di Ginecologia, Padiglione 4, presso l'IRCCS Sant’Orsola.
La cerimonia si aprirà con i saluti istituzionali di Massimiliano Bonafè, delegato per la ricerca biomedica in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, e Gianandrea Pasquinelli, direttore del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche. Nicola Rizzo presenterà un approfondimento sulla figura di Pasquale Sfameni, pioniere della medicina prenatale in Italia. A seguire, Gianluigi Pilu, direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Medicina Prenatale e del dipartimento Ospedale della Donna e del Bambino dell'IRCCS Sant'Orsola, consegnerà il premio a Irene Cetin. Saranno presenti il rettore dell'Università di Bologna, Giovanni Molari, e la direttrice generale dell’IRCCS Sant'Orsola, Chiara Gibertoni.
Pasquale Sfameni, celebre per le sue ricerche su gravidanza e parto, è noto a livello internazionale per aver sviluppato nel 1922 la teoria della "rivoluzione utero-ovarica" e della dilatazione attiva dell'utero. Il premio, del valore di 15.000 euro, è destinato a ricercatori e ricercatrici di fama internazionale che abbiano contribuito in modo significativo all'avanzamento delle conoscenze in ostetricia, con particolare attenzione alla fisiopatologia della placenta.
"Sono la quinta vincitrice, la prima italiana e anche la prima donna a ricevere questo premio, dopo scienziati di fama internazionale come Roberto Romero, Yves Ville, Vincenzo Berghella e John Hobbins. Il riconoscimento prevede che tenga una lezione magistrale che verterà sul fenotipo placenteare del feto con ritardo di crescita", ha commentato Irene Cetin.
Oltre a essere docente all'Università Statale di Milano, Irene Cetin dirige la Struttura Complessa di Ostetricia presso l’Ospedale Maggiore Policlinico, Fondazione IRCCS Ca’ Granda di Milano. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 e specializzata in Ostetricia e Ginecologia nel 1987 sempre all’Università Statale di Milano, ha completato una Fellowship in Perinatal Medicine presso l'Università del Colorado nel 1989.
Cetin ha all'attivo oltre 500 pubblicazioni scientifiche internazionali, un H-index di 83 e più di 26.000 citazioni. Inserita tra le Top Italian Women Scientists, le sue principali aree di ricerca includono patologie legate alla placentazione, nutrizione materno-fetale, infiammazioni in gravidanza e prevenzione di patologie attraverso nutrizione e vaccinazioni, oltre agli effetti del COVID-19 sulla gravidanza.
Dal 1992 ha coordinato numerosi progetti di ricerca finanziati da enti nazionali e internazionali e attualmente gestisce finanziamenti del PNRR. Relatrice in numerosi congressi nazionali e internazionali, è anche reviewer per diverse riviste scientifiche e ha fatto parte dell’Editorial Board della rivista Placenta e dell’European Journal of Obstetrics and Gynecology. Ha ricevuto numerosi finanziamenti dalla Comunità Europea, dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dall'AIFA e dal Ministero della Salute.
È stata Presidente della Società Italiana di Medicina Perinatale e Segretario Scientifico della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia, e ha collaborato con il Ministero della Salute per la redazione di linee guida e raccomandazioni in ambito materno-fetale. Ha diretto vari reparti di Ostetricia e Ginecologia in ospedali di rilievo a Milano, contribuendo alla ricerca e alla pratica clinica di alto livello.
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