Proclama della mobilitazione di guerra
A pochi anni dalla scomparsa dello storico dell’economia Jean François Bergier e a vent’anni dall’istituzione della Commissione Indipendente d’Esperti Svizzera - Seconda guerra mondiale” (CIE), che fu chiamato a presiedere nel 1966 - si tiene all'Università Statale un incontro per riflettere sulla funzione della storia oggi nel suo rapporto con la politica e con la divulgazione.
Introdotti dai saluti del rettore, Gianluca Vago, e del direttore del dipartimento di Studi storici, Antonino De Francesco, martedì 10 ottobre, alle ore 18, nella Sala Napoleonica di via Sant’Antonio 12, intervengono Sergio Romano, editorialista “Corriere della Sera”, Georg Kreis, dell’Università di Basilea, già membro della Commissione Bergier, Sandro Guzzi-Heeb, dell’Università di Losanna, e Alfredo Canavero, docente dell’Università Statale di Milano, come la moderatrice Marina Cavallera.
Bergier a capo della "Commissione Indipendente" si occupò di fare luce sui rapporti intrattenuti dalla Svizzera con la Germania Nazista, sull’accoglienza offerta agli ebrei e ai rifugiati politici e sui depositi di capitali presso le banche elvetiche.
La sintesi dei risultati di 5 cinque anni di indagini, produsse dossier di oltre 11.000 pagine, che individuava luci e ombre della modalità di gestione della neutralità elvetiche.
Rese in forma sintetica e divulgativa e rivolte a un pubblico di non esperti, quelle pagine costituiscono il cuore del volume di Piero Boschetti, pubblicato in francese nel 2004 e tradotto in italiano nel 2016 con il titolo La Svizzera e la Seconda guerra mondiale nel Rapporto Bergier.
Promuovono l’incontro, il dipartimento di Studi storici, il Centro di Ricerca "Bruno Caizzi" e il "Centro Studi di Politica Estera" dell’Università Statale di Milano.
Ingresso libero
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