Pubblicato il: 14/06/2022
Chiara Borsari (seconda da sinistra) tra le ricercatrici vincitrici della XX edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza”

Chiara Borsari (seconda da sinistra) tra le ricercatrici vincitrici della XX edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza”

Chiara Borsari, chimica farmaceutica, è tra le sei vincitrici della XX edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” con un progetto di ricerca sulle terapie antitumorali che svilupperà presso il dipartimento di Scienze farmaceutiche dell'Università Statale di Milano. 
Anche in questa edizione, la cui cerimonia si è tenuta il 13 giugno al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Complessivamente sono state 250 le candidature. 

Chiara Borsari, finora ricercatrice del dipartimento di Biomedicina dell'Università di Basilea, è stata scelta, insieme a cinque altre donne di scienza, dalla giuria, composta da un panel di professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca emerita dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti nel campo delle STEM. 
In particolare, Chiara Borsari è stata scelta per il suo progetto, che sarà sviluppato in Statale, dedicato all’individuazione di strategie antiglicolitiche innovative basate sull’attivazione selettiva nel tumore di inibitori covalenti. L’obiettivo è individuare strategie per attaccare in modo selettivo le cellule tumorali con terapie antitumorali mirati,  con minori effetti collaterali per i pazienti.

 L’Oréal e UNESCO sono impegnate da 24 anni con il progetto “For Women in Science”, il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera  3.900 ricercatrici provenienti da oltre 110 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.