Il logo della LERU
Maggiori investimenti in ricerca, innovazione e formazione e un budget europeo di lungo periodo realmente ambizioso. Lo chiede, con una dichiarazione congiunta, la LERU - League of European Research Universities, di cui l’Università Statale di Milano è partner, insieme ad altre 14 associazioni che raccolgono oltre 800 università europee.
La posizione della LERU arriva in vista dello Special Summit dei capi di Stato e di governo europei, in programma a Bruxelles nei prossimi giorni. Al centro del vertice vi sarà il Quadro Finanziario Pluriennale 2012-2027 e il NextGenerationEU Recovery Fund. L’attuale proposta da parte del Presidente del Consiglio Europeo, tuttavia, vede un budget ridotto per i due programmi europei cardine: il Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione Horizon Europe, ed il Programma per l'Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport Erasmus+.
La proposta per Horizon Europe di 89,4 miliardi (75,9 dal normale budget EU e 13,5 miliardi dal Recovery Fund) è molto distante dai 120 miliardi che il Parlamento Europeo e la comunità accademica ritenevano necessaria anche prima di Covid-19, con un taglio di oltre il 3% (comparato con la proposta della Commissione del 2018) per strumenti importanti come le Marie Skłodowska-Curie actions e lo European Research Council.
Per quanto riguarda Erasmus+ - affermano LERU e le 14 associazioni “i piani iniziali di raddoppiare (Commissione Europea) o triplicare (Parlamento Europeo) i fondi per il programma non sono rispettati con una proposta abbassata a 24.6 miliardi, chiaramente insufficiente per sostenere i nuovi e ambiziosi obiettivi di policy per il programma, incluso il supporto all’attività formativa e alla mobilità fisica e virtuale per tutti.”
Nell’esprimere “delusione e preoccupazione”, la LERU sollecita quindi con forza le istituzioni europee e gli Stati membri a finanziare adeguatamente ricerca, innovazione e formazione e ad assicurare che la scienza venga supportata in tutte le aree, incoraggiando la collaborazione interdisciplinare e favorendo maggiori sinergie tra programmi così come sforzi coordinati tra enti finanziatori a livello europeo, nazionale e regionale.
“Oggi più che mai – sottolinea la LERU nella dichiarazione congiunta – la crisi globale legata a Covid-19 ha dimostrato il vero valore della ricerca, dell’innovazione e della formazione. Un investimento in queste aree è assolutamente necessario per affrontare le future sfide globali e migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei”.
“Investire in ricerca non è solo importante per garantire progresso e futuro ai cittadini europei - commenta il rettore Elio Franzini - ma ha anche ritorni importanti dal punto di vista economico”.
“Solo a titolo di esempio - aggiunge Maria Pia Abbracchio, Prorettore a Strategie e Politiche della ricerca – in uno studio commissionato da LERU emerso, come nel 2016, ogni euro investito per ricerca e formazione nelle 23 università di LERU abbia generato in Europa un valore aggiunto lordo di quasi 7 euro, e come ogni posizione lavorativa creata all’interno di queste università abbia generato a sua volta quasi 6 nuovi lavori a vantaggio dell’economia europea”.
“Ci auguriamo quindi che le Istituzioni e i decisori politici supportino con determinazione l’adeguata copertura finanziaria di Horizon Europe”, conclude il Rettore Franzini.
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