Il logo di Mind - Milano Innovation District
Oltre duemila studenti delle scuole primarie e secondarie, 480 delle scuole superiori, dieci progetti elaborati dalle università di tutta Italia per le Call 4 Ideas sulle strategie di licensing e di gestione dei big data a MIND. Questi i numeri della quarta edizione di MIND Education, il programma di formazione legato allo sviluppo del Milano Innovation District che si è chiuso oggi, con la presentazione e la premiazione dei progetti con una diretta streaming, dopo una lunga serie di incontri e iniziative che hanno caratterizzato tutto l’anno scolastico.
Per le Call 4 Ideas, rivolte a studenti universitari, in particolare, sono stati assegnati premi per un valore complessivo di 20mila euro. Tra i sei progetti premiati ce ne sono due dell’Università Statale di Milano. Novità di questa edizione, le Call 4 Ideas sono state ideate e promosse dai partner di MIND Arexpo, Lendlease, Fondazione Human Technopole, IRCCS Galeazzi, Università Statale di Milano e Fondazione Triulza che hanno invitato gli studenti ad elaborare idee e spunti progettuali su due tematiche, in particolare: strategie innovative di licensing per il brand MIND e soluzioni innovative, nell’ambito delle scienze della vita e oltre, basate sull’utilizzo di flussi dati generati e condivisi dagli attori di MIND, oppure la generazione innovativa di tali flussi, attraverso dispositivi e modalità originali. Per i team della Statale, primo premio e terzo premio in questa seconda categoria.
I progetti premiati della Statale
MINDeeD: la soluzione smart per il monitoraggio di salute e ambiente presso il nuovo Milano Innovation District
Messo a punto dagli studenti del corso di laurea magistrale in Safety Assessment of Xenobiotics and Biotechnological Products, Gabriele Bonetti, Sara Caccia e Francesca Panza, con la supervisione del docente di Biochimica, Ivano Eberini (dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari), il progetto ha ottenuto il primo posto (a pari merito con la proposta del team dell’Università LIUC di Castellanza).
La proposta elaborata dagli studenti ha come obiettivo quello di incentivare l’interesse e la consapevolezza in merito all’impatto che la qualità dell’ambiente esercita sulla salute, al fine di migliorarla e stimolare una transizione ecologica. Al centro della proposta vi è il monitoraggio dei principali parametri ambientali (qualità di aria e acqua, esposizione ai raggi UV) in maniera integrata con alcuni degli endpoint epidemiologici di maggior interesse (patologie cardiovascolari, respiratorie e dermatologiche) presso il sito MIND. Sfruttando le stazioni di rilevamento-inquinanti già esistenti sul territorio milanese ed estendendo la collaborazione ad agenzie regionali quali ARPA Lombardia, sarebbe possibile installare sul sito MIND stazioni di monitoraggio dedicate. L’idea è di coinvolgere anche i fruitori abituali del Milano Innovation District, stimate in circa 6mila persone, inserendo informazioni e commenti live sul proprio stile di vita ed abitudini sportive tramite download gratuito di un’app, denominata MINDeeD che raccolga e organizzi dati ambientali ed epidemiologici utili a monitorare la qualità della vita sull’area.
L'impatto della pandemia sulla salute mentale della popolazione
Terzo posto alla Call 4 Ideas per il progetto di Arianna Bosio, neolaureata in Farmacia, e Annamaria Cattaneo, ricercatrice del dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, dedicato al tema della salute mentale. L’emergenza Covid ha avuto un forte impatto sulla salute pubblica globale con effetti di stress e vulnerabilità nel campo della salute mentale. La proposta è quindi quella di creare un’app scaricabile per smartphone da cui il soggetto possa monitorare il proprio umore e ricevere, automaticamente, una serie di esercizi, obbiettivi e consigli per migliorare il benessere mentale. Per registrare uno stato d'animo, il soggetto potrà rispondere ad un elenco di domande riguardanti lo stile di vita i cui risultati possano predirne lo stato mentale. I risultati quotidiani verranno raccolti in un database a cui potranno accedere o il medico curante per monitorare il paziente o i ricercatori per uno studio più esteso. Secondo la proposta, l’utente potrà quindi selezionare due opzioni d’utilizzo: "in cura presso una delle istituzioni registrate", per cui verrà precedentemente attivato l’account al paziente o, nel caso in cui volesse utilizzare l’applicazione ad uso personale, verrà comunque chiesto se i dati raccolti potranno essere utilizzati a fini di ricerca. Inoltre, se il soggetto avesse contratto il Covid-19 il medico curante potrà decidere se includere tra le domande poste al paziente altri disturbi, non prettamente riguardanti la salute mentale, ma insorti nei soggetti che hanno contratto la patologia anche dopo la scomparsa dei sintomi al fine di continuare a monitorarne lo stato fisico.
I risultati del concorso “A city in MIND”
Dal 2018 MIND Education ha complessivamente coinvolto 4,600 studenti di 81 istituti delle scuole primarie e secondarie che, attraverso il concorso ‘A city in MIND’, hanno presentato 115 progetti. Gli studenti delle scuole superiori sono stati 2480 mentre sono state 12 le università coinvolte con la partecipazione di 300 studenti e la presentazione di 66 progetti.
Il progetto MIND Education è promosso e realizzato da Arexpo, Lendlease, Fondazione Triulza, Fondazione Human Technopole, IRCCS Galeazzi e Università Statale di Milano.
Il concorso ‘a city in MIND’ chiedeva ai ragazzi di proporre progetti per una città sostenibile. Ad aggiudicarsi i 9mila euro dei premi per l’acquisto di attrezzatture didattiche sono state le scuole di Calolziocorte-Vercurago, Cinisello Balsamo, Induno Olona, Milano, Paderno Dugnano, Pregnana Milanese e Valdisotto di Bormio. Agli studenti è stato anche chiesto di indicare alcune personalità, in particolare femminili, a cui intitolare dei luoghi di MIND attraverso il progetto #remembermyname promosso da Human Technopole. Il nome selezionato, proposto dall’istituto Rizzoli di Pregnana Milanese, è stato quello della scienziata Eva Mameli Calvino, botanica e naturalista che fu la prima donna a conseguire la libera docenza presso un’Università in queste materie.
Gli studenti delle scuole superiori hanno avuto la possibilità, anche grazie alla collaborazione con il Joint Research Centre di Ispra, il centro di ricerca della Commissione europea, di avere indicazioni sull’orientamento delle proprie scelte future sia dal punto di vista formativo che professionale.
“MIND Education è una bellissima iniziativa - ha affermato il ministro per l’Università e la Ricerca Cristina Messa in un messaggio in occasione della conclusione della quarta edizione - per rendere tutti i ragazzi protagonisti dell’innovazione. Sono ragazzi di tutte le età, dalle elementari fino alle università, e provengono da regioni diverse. MIND è un distretto con una fortissima valenza internazionale ed è importante l’aspetto educativo che utilizza il metodo formativo dello scambio che permette momenti significativi di crescita”.
Potrebbero interessarti anche