Uno scorcio dell'Arboreto. Il sinuoso sentiero è delimitato da varie specie di Mahonia e sullo sfondo si intravedono i tronchi di alcuni dei grandi alberi, Quercus castaneifolia e Pterocarya fraxinifolia
Un "piccolo bosco" nel cuore di Milano: è l'Arboreto dell'Orto Botanico di Brera, collocato nel settore occidentale dell’Orto che si raggiunge dopo aver attraversato la zona più scientifica strutturata ad aiuole lunghe e strette, dove sono accolte secondo criterio sistematico le collezioni scientifiche di piante medicinali, tintorie, alimentari, di specifici microclimi e della flora della nostra regione. In attesa della riapertura dell'Orto, curato dallo staff dell'Università Statale di Milano anche nel periodo di lockdown, riscopriamo questa oasi, prezioso presidio di biodiversità.
Oltrepassata una fitta siepe di tassi (Taxus baccata) e agrifogli (Ilex aquifolium) che lo delimita, l’Arboreto mostra subito il suo carattere informale. La sensazione è di entrare in un piccolo bosco in centro città, tra le numerose alte alberature il cui compatto fogliame genera ombreggiatura e giochi di luce nella stagione mite e calda.
Il noce del Caucaso, Pterocarya fraxinifolia, a ridosso delle ex serre
Un maestoso noce del Caucaso (Pterocarya fraxinifolia), di più di 80 anni di età, ha un tronco massiccio e uno sviluppo orizzontale di rami e chioma che disegnano una densa cupola verde e un apparato radicale altrettanto esteso e vigoroso di cui, tra il verde delle piante, si scorgono gli effetti nelle profonde deformazioni sugli antichi cordoli di un’aiuola, come capita di osservare anche sul selciato di viali alberati della città. Dall’aspetto inconfondibile sono i frutti, piccole noci non commestibili circondate da una membrana alare e riunite in lunghi amenti penduli che fanno pensare ad elaborati orecchini.
Tronco di Ginkgo biloba maschio e le caratteristiche foglie a ventaglio
Spiccano i patriarchi dell’Orto, con due secoli e mezzo di vita, la cui foglia dalla tipica forma a ventaglio è il simbolo del nostro Orto dell’Ateneo. Sono un esemplare maschio e un esemplare femmina di Ginkgo biloba, una specie pressoché immutata da oltre 200 milioni di anni. La sua efficacia in fitoterapia è conosciuta da millenni, come antiossidante e coadiuvante nelle funzioni cognitive. Inoltre i semi torrefatti sono molto apprezzati come snack in Cina e Giappone, i paesi d'origine, dove vengono offerti durante le festività religiose.
Il giovane pollone, simbolo di resistenza, che si è sviluppato dal moncone del tronco di Maclura pomifera
Ai loro piedi, le felci arboree (Dicksonia antarctica e Cyathea australis) contribuiscono a ricreare un ambiente del passato remoto della Terra quando le felci - di dimensioni molto maggiori di oggi - dominavano il paesaggio. Poco oltre, un esempio di strategia di sopravvivenza che, oltre al mondo vegetale, si trova raramente in natura: la generazione di un pollone da un ceppo consente di proseguire a vivere a una maclura (Maclura pomifera), abbattuta a seguito di accertamenti strumentali che ne hanno diagnosticato una cavità interna.
La Vasca dei Pensieri dell'Arboreto
L’attuale aspetto dell’Arboreto è l’esito della riqualificazione eseguita nel 2018, con interventi di carattere paesaggistico, scientifico e funzionale per la conservazione e valorizzazione del luogo (l’istituzione dell’Orto risale al 1774-1775): ridefinizione dei percorsi, arricchimento numerico e in specie di piante arboree ed erbacee, definizione di ambienti, arredi, con uso di materiali di recupero e soluzioni per il risparmio delle risorse.
E’ stata rinnovata l’area compost in senso estetico e funzionale, e installata la "Vasca dei Pensieri", nuovo arredo nella radura, ispirato architettonicamente alla forma delle due storiche vasche d’irrigazione già presenti in giardino, che consiste in una panca ellittica aperta, in legni riciclati, che poggiano su una struttura in ferro inserita su una base in granito, realizzata con pietre ritrovate a seguito del restauro dell’Orto del 2001. Un luogo pensato per la sosta di chi è in visita libera, ma anche per le attività delle numerose classi di studenti che seguono i nostri percorsi educativi. Un sistema di pannelli, con cui il visitatore può interagire, aiutano a osservare nell’Arboreto le grandi leggi di natura: evoluzione, decomposizione, propagazione, resistenza, competizione e collaborazione.
In questi difficili tempi, che hanno sollecitato molto la riflessione su temi cruciali quali la resistenza e la resilienza, la collaborazione e la competizione, è utile guardare a come la natura quotidianamente li declina, anche in un piccolo spazio in pieno centro cittadino.
L’intervento di riqualificazione dell’Arboreto ha meritato all’Orto il riconoscimento del Premio La città per il verde, edizione 2019, un premio di Acer-Il Verde Editoriale riconosciuto ogni anno a enti che si sono distinti per particolari interventi di recupero, riqualificazione e valorizzazione di aree verdi, parchi e giardini sul territorio nazionale.
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Orto Botanico di Brera
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