Pubblicato il: 21/11/2019
Immagine tratta da Pixaby

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Il 25 novembre è in programma all’Università Statale di Milano il seminario "Il libro di una vita", organizzato dal Centro Apice - Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale. Ore 15, Sala Napoleonica, via Sant’Antonio 12.

L’incontro si propone come una "conversazione sulla lettura”, coordinata dalla docente della Statale Alessandra Preda (dipartimento di Lingue e Letterature straniere), che prenderà spunto dalla presenza abituale di un libro, quello "di una vita", appunto, il libro che ci accompagna nel tempo e che teniamo accanto - metaforicamente e non solo - "sul comodino".

Il cosiddetto "livre de chevet" rivela, infatti, una
predilezione che ben al di là della stima estetico-intellettuale, ma cela affinità intime, affettive, emotive in grado di orientare la vita quanto la creazione letteraria. Non rappresenta un'inclinazione solo individuale, ma costituisce un tassello del sistema culturale di un'epoca: oggetto di relazione tra più persone, consigliato, prestato, semplicemente esibito, può animare la convivenza sociale, produrre legami, diventare strumento di seduzione e di potere.

Tra gli spunti della conversazione, il testo Livres de chevet de Montaigne à Mitterrand che raccoglie gli atti del X convegno dei Seminari Balmas (2017) nell'ambito del progetto "Leggo, dunque sono", realizzato con l'obiettivo di studiare il rapporto fra la lettura delle opere letterarie e la formazione della persona, con al centro il "livre de chevet”.

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