Un'immagine del professor Enrico Bellotti
L’Università Statale di Milano si unisce al ricordo del professor Enrico Bellotti, Puccio per i molti amici e colleghi, scomparso l’11 settembre.
Dopo la laurea in Fisica in Statale nella prima metà degli anni ’60, il professor Bellotti si dedica sin da subito allo studio delle subparticelle atomiche in camera a bolle presso l’allora Istituto di Fisica di via Celoria a Milano, studio che lo porterà alla scoperta delle correnti neutre insieme a un gruppo di ricerca del École Normale Supérieure.
All’esperimento Nusex sul decadimento del protone sotto il Monte Bianco, segue per Enrico Bellotti la nomina, nel 1987, di primo direttore dei nascenti Laboratori nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), guidando l’avvio e la piena realizzazione del laboratorio sotterraneo più importante del mondo fino al 1992, anno di nascita del Consorzio di Ricerca del Gran Sasso (CRGS) tra INFN e Regione Abruzzo, Università dell’Aquila, CNR, ENEA e Telespazio SpA, di cui fu presidente fino al 1997.
Alla guida del CRGS, il professor Bellotti lavorò, in collaborazione con Roberto Scarpa dell’Università di Salerno, alla progettazione di una rete a banda stretta di sismografi in sotterraneo, oltre ad avviare una serie di progetti in ambito ambientale su sistemi di monitoraggio, meteoclima e biodiversità, in collaborazione con il CNR e con il finanziamento del Ministero della Ricerca.
Dal 1994 al 1997, Enrico Bellotti ha diretto il dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano, collaborando contemporaneamente all’esperimento Gallex sui neutrini solari, poi divenuto GNO, di cui sarà responsabile (sempre presso i Laboratori del Gran Sasso). Tra le molte partecipazioni ad associazioni e consessi nazionali e internazionali, il professor Bellotti è stato anche consigliere della Società Italiana di Fisica (SIF) e chairman di molte delle International Schools of Physics "Enrico Fermi" della SIF a Varenna.
“Di Enrico, il nostro Puccio, non si può non ricordare l’estrema onesta intellettuale, la sua lealtà, la sua collaborazione aperta e il suo modo di difendere le proprie idee con determinazione ma sempre con grande tranquillità” – affermano gli amici e collaboratori del dipartimento di Fisica e dell’INFN – Sezione di Milano nel ricordo pubblicato online sul sito del dipartimento.
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