Pubblicato il: 27/09/2021
Immagine tratta da Pixabay

Immagine tratta da Pixabay

Tra le conseguenze a lungo termine dell’infezione da Sars-CoV-2 (“long Covid”), vi sono sintomi gastroenterologici come la diarrea, ma anche sintomi extraintestinali come  l’astenia che colpisce sino al 40% dei soggetti che hanno avuto l’infezione. La persistenza di questi sintomi, anche molto tempo dopo la guarigione, è stata riportata in uno studio recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurogastroenterology and Motility e selezionato come comunicazione orale  al congresso gastroenterologico statunitense, la Digestive Disease Week.
Autori della ricerca, condotta su 164 pazienti dopo 5 mesi dall’infezione acuta da Covid-19, sono Maurizio Vecchi, docente dell’Università Statale e direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente dell’Ateneo, e il Dott. Guido Basilisco dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

“Abbiamo analizzato a distanza di cinque mesi dall’infezione acuta da Covid-19 i pazienti ricoverati presso il nostro Ospedale per capire se i sintomi gastroenterici che caratterizzano le malattie funzionali gastrointestinali come l'intestino irritabile e i sintomi cosiddetti somatoformi come l’ astenia, possano essere presenti a mesi dall'infezione”, spiegano i ricercatori. 

"I risultati sono stati confrontati con quelli di soggetti sani della stessa area geografica. I dati dimostrano che i sintomi gastroenterologici, tra cui il più frequente è la diarrea, persistono a distanza dall'infezione, sebbene in forma lieve. Tra i sintomi extraintestinali invece molto frequente è l'astenia, presente sino nel 40% dei soggetti colpiti dal Covid".

Questi risultati suggeriscono come la complessa sintomatologia che caratterizza le malattie funzionali gastrointestinali, inclusi i sintomi somatoformi, possa avere una comune origine biologica.

Il link allo studio Neurogastroenterology and Motility.

Contatti

  • Maurizio Vecchi
    Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti