Pubblicato il: 02/07/2024
I partecipanti e i docenti del  213° corso della Scuola Enrico Fermi

I partecipanti e i docenti del 213° corso della Scuola Enrico Fermi

E’ stata dedicata a Ricardo Broglia, fisico, già docente dell’Università Statale di Milano, scomparso nell’ottobre del 2022, il 213esimo corso della Scuola Internazionale Enrico Fermi della Società italiana di Fisica di Varenna (Lecco), tenutosi dal 27 giugno al 2 luglio sul tema “‘Nuclear structure and reactions from a broad perspective” e diretto da Enrico Vigezzi (INFN Milano) e Francisco Barranco (Università di Siviglia), con segretario scientifico Gregory Potel (Livermore Laboratory in USA). 

Ricardo Broglia, nato nel 1939 in Argentina ma naturalizzato italiano,  dopo il suo Dottorato a Bariloche, ha trascorso alcuni anni negli Stati Uniti per poi diventare doocente all’Istituto Niels Bohr di Copenhagen, dove collaborò con Niels  Bohr e Ben Roy Mottelson , insigniti del premio Nobel nel 1975. 

Numerosi gli incarichi ricoperti dal professor Broglia che nel 1985 divenne docente all’Università Statale di Milano a seguito di una chiamata diretta per chiara fama. A ricordare la figura e l’importanza dei suoi studi, sono stati gli interventi della prorettrice al Coordinamento e alla Promozione della Ricerca della Satale, Maria Pia Abbracchio, che ha partecipato all’inaugurazione del 213esimo corso della scuola, del direttore del dipartimento di Fisica “Aldo Pontremoli”, Paolo Milani, e dei professori Franco Camera, Silvia Leoni  Guido Tiana, per lungo tempo stretti collaboratori di Ricardo Broglia, che hanno illustrato, in particolare, i risultati ottenuti insieme per la struttura nucleare e sui cluster atomici e in biofisica.

Nonostante la scuola abbia trattato principalmente problematiche di fisica nucleare (come le interazioni, le configurazioni dei nucleoni in diverse condizioni, la fissione), molta enfasi, infatti, è stata anche data alle analogie e ai contributi alla fisica della materia e alla biofisica, in particolare alle teorie di base su cui Ricardo Broglia ha fatto molte previsioni, ben confermate sperimentalmente, nell’ambito della superconduttività,  delle nanotecnologie e del protein folding

“E’ molto importante per i giovani ragazzi che si affacciano alla scienza, conoscere le storie di chi li ha preceduti, mettendo le basi delle conoscenze attuali - afferma la prorettrice Maria Pia Abbracchio - . Nel caso del professor Ricardo Broglia, il ricordo della sua figura eclettica, straordinaria e vivace è particolarmente significativo, per la sua capacità visionaria di anticipare di decenni una visione davvero olistica della conoscenza, e la necessità, per tutte le scienze, di lavorare insieme oltre qualunque barriera disciplinare; l’unico modo, oggi, di affrontare le nuove sfide globali”.

Le lezioni hanno ripreso le diverse tematiche in cui Ricardo Broglia  ha dato contributi molto innovativi e pioneristici, fortemente riconosciuti internazionalmente e che hanno ispirato numerosi progressi degli ultimi anni. Il programma nel suo insieme – commenta Angela Bracco, presidente della Società italiana di Fisica e docente di Fisica sperimentale dell’Università Statale di Milano - ha avuto l’obiettivo, ben riuscito, di trasmettere l’eredità che ci ha lasciato Ricardo Broglia, molto convinto dell'unità della scienza e più in generale, dell'attività intellettuale, comprese le discipline umanistiche, che facevano parte integrante del suo modo di considerare la vita”. 

La Scuola Internazionale Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica (SIF) a Villa Monastero a Varenna (Lecco) è stata fondata nel 1953 dall’allora Presidente SIF Giovanni Polvani, docente della Statale e anche presidente del CNR. I corsi delle scuole coprono le diverse aree della fisica e sono famosi nel mondo per il loro impatto nella formazione di giovani ricercatori in tematiche fisiche di grande interesse. Più di 60 premi Nobel in fisica hanno dato lezioni e/o hanno diretto corsi e hanno lasciato i loro contributi negli Atti della Scuola pubblicati dalla SIF. In occasione del 70esimo anniversario, nel 2023, la scuola ha anche ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riconoscimento al suo valore storico, scientifico e culturale.