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La Statale al centro del programma internazionale “Peace & Mobilities”
Per tutto il mese di ottobre, l’Università Statale di Milano è al centro del programma internazionale Estéticas de paz: literatura, artes y otras medialidades, un percorso che intreccia ricerca, arte e impegno civile per esplorare come le narrazioni, la memoria e le pratiche creative possano farsi strumenti concreti di costruzione della pace. L’iniziativa, coordinata dalla cattedra di Letterature Ispanoamericane del dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni, rientra nel progetto MSCA-SE intitolato Peace & Mobilities, con Laura Scarabelli in qualità di referente per la Statale.
“Il progetto Peace & Mobilities invita a concepire la pace non come semplice assenza di conflitto, ma come processo vivo, fatto di incontri, narrazioni e pratiche quotidiane delle persone migranti. In esse si riflette una sapienza del movimento, capace di attraversare confini e generare legami. In un mondo segnato da guerre, crisi umanitarie e profonde trasformazioni sociali, la ricerca diventa strumento per creare nuovi linguaggi e immaginari di convivenza. Il nostro Ateneo riconosce in questo un dovere etico e culturale e, attraverso La Statale per la pace, si impegna a promuovere conoscenza, dialogo e responsabilità condivisa. La pace diventa così una pratica, non un ideale distante: un orizzonte quotidiano da costruire insieme”, spiegano Laura Scarabelli e Nicoletta Vallorani, docente di Letteratura inglese della Statale.
Dopo l’apertura del 2 ottobre con la conferenza inaugurale di Vittoria Borsò (Università di Düsseldorf) sulla “paz afirmativa”, le prime giornate sono state dedicate a un lavoro collettivo di riflessione sui fondamenti concettuali e lessicali della pace e delle mobilità. Dal 6 al 10 ottobre si è poi svolto un viaggio di ricerca e ascolto a Lampedusa, tappa simbolica per comprendere le migrazioni contemporanee, con la partecipazione di Vito Fiorino, noto per il salvataggio di quarantasette persone durante il naufragio del 2013, e la visita a luoghi di memoria come l’Archivio Storico di Lampedusa, Porto M – sede dell’associazione omonima e piccolo archivio di oggetti migranti - e i memoriali dedicati alle vittime del mare. VI sono stati anche incontri con studiosi e artisti latinoamericani che lavorano sul tema dei nuevos desaparecidos.
Le attività proseguono a Milano, dove il Laboratorio di Letteratura Digitale della Statale ospita, dal 13 al 17 ottobre, workshop e tavole rotonde sulla narrazione etica nei contesti di migrazione forzata. Tra gli ospiti, giornalisti, artisti e fotografi provenienti da America Latina e Caraibi, tra cui Federico Ríos, Jorge Calle ed Edgar Álvarez. Nella stessa settimana si svolge la quarta edizione del Festival de Cine Colombia Migrante, con la proiezione di opere come Los Zuluagas di Flavia Montini e Lost in Transition di Michele Stella.
Nelle ultime due settimane del mese (20–24 e 27–29 ottobre) l’attenzione si sposterà sulle pratiche artistiche per la pace: murales, incontri, laboratori di poesia e narrazione, riflessioni sull’etica della cura e sulla costruzione di comunità. Tra i momenti più significativi l’inaugurazione di un murale dedicato a Mario Paciolla, l’incontro con i suoi genitori, i dibattiti sulle narrazioni di guerra e sulle prospettive indigene di pace, le testimonianze dall’esilio messicano e cileno, nonché workshop sulla poesia, musica e letteratura come pratiche di ri-costruzione identitaria, sulle pedagogie della pace, sul muralismo contemporaneo. Il percorso si concluderà il 29 ottobre con la conferenza dell’attivista ecuadoriana Cristina Burneo, sulla relazione tra scrittura e giustizia.
Estéticas de paz intende dunque proporre un itinerario in continua evoluzione, aperto al contributo di chi vorrà partecipare. L’obiettivo è trasformare Milano in un laboratorio di pensiero e di pratiche in cui letteratura, cinema, arte e impegno civile diventano territori di incontro e strumenti concreti di pace quotidiana.
Contatti
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Laura Scarabelli
Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni -
Nicoletta Vallorani
Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni0250321765
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