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Dal film Vratar del 1936 di Semën Timoshenko - Foto tratta dal sito del Centro Russo dell'Università Statale di Milano
Con l'imminente arrivo dei Mondiali di calcio 2018, che si terranno in Russia a partire dal 14 giugno, il Centro Russo dell'Università Statale di Milano corre ai ripari contro la Sindrome, tutta italiana, del Mondiale mancante, con un programma di quattro eventi – dall'8 al 22 giugno – dal titolo "Quando non siamo andati ai Mondiali".
Promossa in collaborazione con le Associazioni Italia Russia e Vele Scarlatte, la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense e la Mediateca Santa Teresa, l'iniziativa offre una full immersion di calcio "alternativa" attraverso l'epopea calcistica sovietica, con storie e protagonisti che non hanno nulla da invidiare alla passione calcistica italiana.
Si inizia l'8 giugno, con un incontro all'Università Statale di Milano con Mario Alessandro Curletto, Romano Lupi e Marco Iaria, autori di testi sulla storia, le squadre e gli idoli del calcio sovietico, dalla nascita delle squadre-emanazione delle fabbriche e dell'esercito fino ai trionfi e alle cadute della nazionale nei campionati mondiali nei difficili anni della Perestrojka.
Il 9 giugno, invece, il Palacus dell'Idroscalo sarà teatro dell'unica partita che non si vedrà mai ai Mondiali 2018, quella di calcetto tra Italia e Russia – inserita nell'evento sportivo All you can soccer – con protagonisti della memorabile sfida studenti dell’Università Statale e rappresentanti della comunità russa di Milano.
Dal 18 al 22 giugno, sarà la volta di "Sport, sport, sport!", una mostra fotografica – presso la Mediateca Santa Teresa – dedicata al calcio, all'estetica dello sport e al suo legame con la politica e la società in Unione Sovietica con immagini e video tratti rispettivamente dall'archivio dell'Associazione Italia-Russia e dalle Teche RAI.
Il 21 giugno, a chiudere ufficialmente "Quando non siamo andati ai Mondiali" la proiezione, sempre presso la Mediateca Santa Teresa, di Vratar (Il portiere), film del 1936 di Semën Timoshenko, tradotto e sottotitolato per la prima volta in italiano, che racconta la rivalità tra due squadre di calcio e il percorso verso il successo calcistico, tra gloria e delusioni, del giovane Anton.
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Centro Russo dell'Università degli Studi di Milano
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