Nome in codice: Cesar - Foto tratta dal programma della mostra
Arriva in Statale - dal 23 al 27 ottobre - "Nome in codice: Cesar. Detenuti siriani vittime di tortura", la mostra già esposta al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, al Memorial dell'Olocausto a Washington, al Parlamento Europeo di Strasburgo e in Italia a Roma e Napoli.
In esposizione 30 immagini, delle 53.275 che nel 2013 Caesar (nome in codice di un ex ufficiale della polizia militare siriana) porta via con sé, disertando dall'esercito e lasciando di nascosto la Siria.
Compito di Caesar era fotografare i corpi delle persone morte nei centri di tortura di Damasco e dal maggio 2011 all'agosto 2013, Caesar ha copiato i file con le immagini che documentano la morte e le pene subite dai detenuti nelle carceri di Bashar al-Assad: corpi torturati, massacrati, ustionati, violentati, tutti con un numero identificativo sulla pelle.
La mostra in Statale - organizzata da Celim Onlus, ONG nata a Milano nel 1954 - si inaugura lunedì 23 ottobre, alle ore 16 nella Sala Napoleonica di via S. Antonio 12.
Introdotti dai saluti istituzionali del rettore Gianluca Vago, intervengono Shady Hamadi, giornalista italo-siriano per "Il Fatto Quotidiano", Amedeo Ricucci, giornalista inviato RAI, Luca Geronico, giornalista per "Avvenire", Lorenzo Cremonesi, giornalista per "Corriere della Sera Milano", Cristina Cattaneo, medico legale, direttrice del Labanof - Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano - e collaboratrice con enti, come l'International Committee for the Red Cross, per l'identificazione di persone scomparse e cadaveri senza identità dei migranti, e con il Comune di Milano per la valutazione di segni di tortura sui richiedenti asilo politico e per la valutazione dell'età dei minori non accompagnati.
Modera il dibattito il giornalista Riccardo Cristiano.
La mostra è voluta e promossa in Italia da Amnesty International, FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario), Unimed (Unione delle Università del Mediterraneo), Un ponte per..., Articolo 21, in collaborazione con Municipio 1 - Centro Storico del Comune di Milano, Università degli Studi di Milano, e con il contributo di Fondazione Cariplo e Raptim - Humanitarian Travel.
Nome in codice: Caesar. Detenuti siriani vittime di tortura - Università degli Studi di Milano
Inaugurazione
23 ottobre, ore 16, Sala Napoleonica, via S. Antonio 12
Mostra
Cortile Farmacia, via Festa del Perdono 7
Ingresso libero ore 9-19.30
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