Pubblicato il: 28/10/2016

Cell Stem Cells pubblica un nuovo studio svedese che descrive una analisi retrospettiva su trapianti di cellule staminali embrionali umane in modelli di Parkinson.

Lo studio, che individua i geni associati con le cellule capaci di mitigare alcuni segni motori della malattia di Parkinson, è stato condotto dal gruppo dell’Università di Lund, coordinato da Malin Parmar, partner del Consorzio di ricerca europeo Neurostemcellrepair, coordinato dall’Università degli Studi di Milano, nel cui ambito sono state sviluppate queste ricerche.

Il lavoro perfeziona un protocollo messo a punto dagli stessi ricercatori nel 2014, anno in cui dalle staminali embrionali vengono generati proprio quei neuroni dopaminergici autentici che muoiono nel Parkinson. Il loro trapianto nel modello animale di Parkinson produceva risultati variabili in termini di efficacia e sicurezza.

Gli studiosi, confrontando il profilo d’espressione globale dei geni in quelle preparazioni cellulari che producevano trapianti efficaci con quelle che ottenevano effetti meno efficaci, hanno individuato un insieme di marcatori molecolari che consentono di caratterizzare un preparato cellulare prima del trapianto, predicendone l’efficacia.
Il nuovo studio compie un importante avanzamento perché mette a disposizione un saggio sperimentale per la valutazione della qualità delle cellule da trapiantare.
Lo studio, svolto in collaborazione con il team di Thomas Perlmann, del Karolinska Institute di Stoccolma, è strettamente collegato a una ulteriore pubblicazione di un altro partner del progetto Neurostemcellrepair, Ernest Arenas del Karolinska Institute, che ha descritto le dinamiche dell’espressione genica a livello di singola cellula nella fase dello sviluppo dei neuroni dopaminergici nell’uomo.
 

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