Pubblicato il: 21/12/2021
Il team del Laboratorio di Farmacologia Sperimentale e Biologia Integrata dell'Aterosclerosi dell'Università Statale di Milano, diretto dalla professoressa Giulia Chiesa

Il team del Laboratorio di Farmacologia Sperimentale e Biologia Integrata dell'Aterosclerosi dell'Università Statale di Milano, diretto dalla professoressa Giulia Chiesa

Nella ricerca scientifica ci sono tonnellate di dati da analizzare ogni giorno, ad esempio per capire che impatto possono avere una certa dieta o l’invecchiamento sul rischio cardiovascolare. Un lavoro enorme e noioso, che spesso viene fatto manualmente (con i possibili errori del caso) e che porta via ai ricercatori giorni preziosi. Da oggi però può essere risolto in pochi minuti e in una manciata di click grazie a reString, un software gratuito ed open source realizzato dal Laboratorio di Farmacologia Sperimentale e Biologia Integrata dell'Aterosclerosi dell'Università Statale di Milano, diretto dalla professoressa Giulia Chiesa, docente del dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari.

reString permette anche ai ricercatori senza esperienza nella bioinformatica di realizzare complesse analisi sul genoma o sulle proteine, ed è appena stato descritto in un articolo scientifico pubblicato su Scientific Reports (gruppo Nature).

“Il nostro software – spiega Stefano Manzini, biotecnologo medico e primo firmatario dell’articolo – è in grado di recuperare in modo automatico informazioni e dati utili da enormi banche dati online, in base ai risultati che si stanno ottenendo in laboratorio. È poi in grado di ‘riassumere’ questi dati in modo più immediato e comprensibile, mettendo insieme gli elementi comuni o più ricorrenti in tutte le condizioni sperimentali della ricerca, per quanto numerose possano essere. Questo lavoro è fondamentale per capire, all’interno di centinaia di migliaia di dati, quali siano i più promettenti nello spiegare un dato fenomeno e quindi in quale modo indirizzare ricerche future. Normalmente è un’analisi che viene svolta manualmente nei laboratori che non hanno ricercatori dedicati esperti in bioinformatica, e porta via parecchi giorni preziosi: ora, grazie a reString, può farlo chiunque e in pochi click”.

Nell’articolo pubblicato su Scientific Reports i ricercatori della Statale di Milano, con il contributo anche di Lino Grossano, biotecnologo medico del Policlinico di Milano, spiegano nel dettaglio come funziona reString e come poterlo installare sul proprio computer. Inoltre lo mettono alla prova per capire quali ‘tasti genetici’ vengano premuti in diverse condizioni di dieta e di tempo in sistemi biologici con livelli elevati o molto bassi di HDL, il cosiddetto ‘colesterolo buono’. Anziché effettuare una laboriosa ricerca manuale, con il rischio di sbagliare, reString è in grado in pochi minuti di analizzare e di riassumere le informazioni, mostrando ad esempio ai ricercatori come viene attivata la risposta del sistema immunitario, come si comporta il metabolismo e con quali tempistiche, in base alle diverse condizioni sperimentali.
 
Il codice del nostro software è aperto e liberamente disponibile a tutti, e funziona sulla maggior parte dei sistemi operativi: i ricercatori con competenze bioinformatiche potranno quindi estenderlo a piacimento e adattarlo alle loro necessità. Abbiamo anche predisposto un canale diretto con il nostro Laboratorio per poter richiedere l’aggiunta di nuove funzioni. Grazie a reString, da oggi tutti i ricercatori potranno gestire delle complesse analisi in pochi click, aumentando la loro produttività e arrivando a dei risultati che avrebbero richiesto molto tempo: risultati che, nel peggiore dei casi, sarebbero potuti rimanere sepolti sotto una mole di dati”, conclude Stefano Manzini.

Il link allo studio pubblicato su Scientific Reports

Contatti