Pubblicato il: 31/05/2024
Il Parlamento italiano. Riconoscimento editoriale: Marco Iacobucci Epp / Shutterstock.com.

Il Parlamento italiano. Riconoscimento editoriale: Marco Iacobucci Epp / Shutterstock.com.

La fattibilità delle riforme istituzionali al centro del dibattito del 6 giugno promosso da Luciano Fasano e Marco Leonardi docenti rispettivamente presso i dipartimenti di Scienze Sociali e politiche e di Economia, management e metodi quantitativi della Statale, in collaborazione con l’associazione Libertà Eguale Lombardia. Ore 17, Sala Lauree, via Conservatorio 7.

Numerosi i relatori che si confronteranno su quali possano essere le condizioni indispensabili per favorire un percorso di riforme praticabile ed efficace. Interverranno il politologo ed editorialista del "Corriere della Sera" Angelo Panebianco, il docente di Diritto pubblico comparato della Sapienza di Roma e opinionista del "Sole 24 Ore" Francesco Clementi, il sociologo politico Paolo Segatti (già presidente di Itanes, che promuove ricerche sul comportamento elettorale) e il docente, economista e opinionista de "Il Foglio" Marco Leonardi (già consigliere economico dei governi Conte e Draghi per la stesura del PNRR). La discussione verrà introdotta da Manuela Sammarco, della presidenza nazionale dell’associazione Libertà Eguale, e moderata da Luciano Fasano, docente di Scienza politica in Statale. 

La proposta di riforma costituzionale che intende introdurre il cosiddetto premierato elettivo rischia di rappresentare l’ennesima occasione mancata per quel cambiamento degli assetti istituzionali della nostra Repubblica da tempo auspicato - afferma Luciano Fasano. Riformare la Costituzione non assicura di per sé un miglior funzionamento del sistema politico e occorre operare in combinato disposto da un lato con la riforma della legge elettorale per realizzare un assetto dotato dei necessari contrappesi e, dall’altro, per assegnare ai cittadini un ruolo fondamentale nella scelta dei loro rappresentanti. Il rafforzamento dell’esecutivo non è condizione sufficiente a garantire una politica più efficace e rappresentativa. E concentrare le aspettative per un migliore funzionamento del sistema sulla sola elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri può risultare illusorio”.

Nel materiale allegato la locandina e l’evento correlato.

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