Pubblicato il: 04/07/2019
L'altare cavo del Tempio R

L'altare cavo del Tempio R

Nuove straordinarie scoperte arrivano dalla campagna di scavo della missione sull’acropoli di Selinunte, diretta da Clemente Marconi, docente dell’Università Statale di Milano e dell’Institute of Fine Arts della New York University e condotta in convenzione con il Parco Archeologico di Selinunte.

I risultati della campagna di scavo – avviata in giugno e conclusasi il 5 luglio – segnano un passo fondamentale per la conoscenza delle fasi più antiche di occupazione greca del santuario e delle attività di costruzione del Tempio R e del Tempio C.

"Abbiamo appena concluso la 13ª campagna della missione sull’acropoli di Selinunte e siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti e del carattere interdisciplinare e internazionale dello scavo che ha coinvolto, solo nel 2019, oltre 50 membri, tra studenti e studiosi, provenienti da otto Paesi diversi", commenta Clemente Marconi.
 

Il rinvenimento di un palco di cervo rosso

Il rinvenimento di un palco di cervo rosso

In particolare, lo scavo sull’acropoli ha portato alla luce i resti di un edificio di culto lungo 4.5 m, con fondazione in schegge di calcare ed elevato in mattoni crudi, testimonianza della prima occupazione greca del santuario. Databile nell’ultimo quarto del VII secolo a.C., la struttura è stata rasata con cura in occasione della successiva costruzione del Tempio R nel primo quarto del VI secolo a.C. "Particolarmente notevole – aggiunge il professor Marconi - è stato il rinvenimento, nello strato di preparazione dell’area, della deposizione di un palco di cervo rosso appartenuto a un animale adulto".

Altri rinvenimenti della massima importanza relativi alle fasi di costruzione e uso del Tempio R, invece, sono stati quelli di due buche di palo, utili al sollevamento dei blocchi della cella, e di un altare cavo per libagioni posizionato presso l’angolo sud-est del tempio. Nel livello di costruzione sono state inoltre riportate alla luce due corna di un toro adulto di grandi dimensioni, la prima evidenza archeologica del sacrificio di tori nel grande santuario urbano.

A proposito del Tempio C, invece, il saggio tra questo e il Tempio R ha messo in luce le fondazioni del Tempio C, rivelando come la pendenza attuale di questo settore dell’acropoli sia stata realizzata artificialmente in occasione della costruzione di questo grande tempio monumentale. "I livelli associati alla realizzazione del Tempio C – conclude Clemente Marconi - sono perfettamente conservati e offrono documentazione preziosa per la definizione del processo di costruzione. A questo va aggiunto, infino, il rinvenimento di materiali anche in oro e argento da un eccezionale deposito votivo legato al cantiere del Tempio C".

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