Pubblicato il: 28/05/2020

Cinzia Bassoli, Dario Bernacchia, Matteo Bolis, Cecilia Bonazzetti, Lucia Bradanini, Giacomo Casalini, Federico Conti, Alice Covizzi, Valentina Morena, Gabriele Pagani, Matteo Passerini, Laura Pezzati, Marco Piscaglia, Marco Schiuma e Matteo Siano sono le specializzande e gli specializzandi in Malattie infettive e tropicali dell'Università Statale di Milano, attivi, fin dal 21 febbraio, presso l'Ospedale Luigi Sacco di Milano, per affiancare il gruppo di medici e infermieri nella gestione della pandemia da COVID-19.

Specializzandi Malattie infettive Sacco

Il gruppo di specializzande e specializzandi in Malattie infettive e tropicali dell'Università Statale di Milano

Guidati da Massimo Galli e Spinello Antinori, rispettivamente direttore e docente del dipartimento di Scienze biomediche e cliniche "Luigi Sacco" dell'Università Statale di Milano, i giovani medici hanno lavorato giorno e notte nellassistenza diretta dei malati COVID-19, implementando contestualmente un database di dati epidemiologici che ha permesso loro di pubblicare numerosi lavori scientifici come autori o coautori su prestigiose riviste internazionali (Journal of Medical Virology, Pharmacological Research, Clinical Infectious Diseases, European Journal of  Internal Medicine, Autoimmunity Reviews, Journal of Neurology, Travel Medicine and Infectious Diseases).

In particolare, gli studi condotti dal gruppo di specializzande e specializzandi in Malattie infettive della Statale hanno riguardato sia la ricerca sulle origini e i sintomi della malattia - isolamento virale, caratterizzazione molecolare di SARS-CoV-2 isolato nei primi pazienti ospedalizzati a Milano, storia naturale dell'infezione, identificazione dei fattori di rischio associati a un esito sfavorevole e descrizione dei sintomi dell'infezione da SARS-CoV-2 a carico dell'apparato olfattorio e gustativo - sia l'ambito farmacologico - valutazione dell'impiego del farmaco antivirale remdesivir e dell'inibitore del recettore di IL-6, quest'ultimo per spegnere” la cosiddetta tempesta citochinica”, che si sono dimostrati meno efficaci nei pazienti COVID-19 ospedalizzati in terapia intensiva e per i quali ulteriori studi dovranno valutare l'associazione di eventi avversi quali possibile incremento di infezioni fungine come candidemia e aspergillosi polmonare invasiva.


Sempre in ambito farmacologico, infine, sono due gli due studi che hanno visto gli specializzandi e le specializzande dell’Università Statale tra gli autori. Nel primo è stata segnalata l’inefficacia di darunavir nel prevenire l’infezione da SARS-Cov-2 nei pazienti con infezione da HIV, mentre nel secondo è stato rilevato il possibile ruolo di baricitinib nel contrastare le manifestazioni di SARS-CoV-2 a carico del sistema nervoso centrale.

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