Pubblicato il: 14/10/2020
Immagine tratta da Pixaby

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La squadra dell’Università Statale di Milano, formata dagli studenti di Giurisprudenza Da Hee Choi, Lucrezia Gaviraghi, Najoua Sbani e Filippo Rossignoli, “allenati” da Marcello Toscano, docente di Diritto ecclesiastico, vince la Moot Court Competition in Law & Religion, giunta quest’anno alla quinta edizione. Si tratta del secondo successo consecutivo dopo la vittoria della squadra d'Ateneo alla scorsa edizione.

Promossa da European Academy of Religion e organizzata dal board presieduto da Andrea Pin dell’Università degli Studi di Padova, coadiuvato, tra gli altri, da Luca Vanoni e Giada Ragone, docenti del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale della Statale, il Moot si è svolto quest’anno in forma ridotta dopo il rinvio della fase finale, inizialmente programmata a Roma a marzo. Gli studenti in gara si sono misurati su casi relativi alla disciplina giuridica del diritto di libertà di pensiero, coscienza e religione, oltre che del principio di non discriminazione in materia religiosa davanti alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo.

Alla fase finale della competizione, in modalità telematica e senza la partecipazione di squadre straniere, hanno partecipato oltre alla Statale le rappresentative degli Atenei di Macerata, Padova e Bocconi. A decretare il vincitore, tre giurati a rappresentare la Corte europea dei Diritti dell’uomo: Erik Longo, dell’Università degli Studi di Firenze; Stefania Ninatti e Natascia Marchei, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

 

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