Le squadre di 12 Atenei alla Competizione Italiana di Mediazione

Si è disputata dal 16 al 18 febbraio la Competizione Italiana di Mediazione (CIM), giunta all’undicesima edizione. A sfidarsi, quest'anno nelle aule dell'Università Cattolica di Milano, sono stati 100 studentesse e studenti di 12 Università italiane.  A vincere l'edizione 2023, è stata la squadra dell'Università LUISS di Roma.

In gara, come in ogni edizione, anche la squadra dell'Università Statale di Milano con sei studentesse e studenti (Beatrice Lanza, Camilla Nava, Francesca Zedda, Beatrice Minotti, Abdurrahman Gad Elrab e Margherita Viglione) preparati dai coach Orsola Arianna e Stefania Lattuille. Il team dell'Ateneo si è aggiudicato la menzione per il "Migliore lavoro cliente-avvocato".

Le squadre si sono sfidate davanti a una giuria di mediatori professionisti e valutatori in una serie di mediazioni e udienze simulate. Nell’incontro alcuni studenti hanno indossato le vesti dell’avvocato difensore e altri i panni della parte in causa cercando di utilizzare al meglio le tecniche di negoziazione apprese nel corso universitario.

La CIM è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

"La Competizione italiana di mediazione è un’esperienza molto formativa dal punto di vista professionale e umano, e i nostri studenti la affrontano con grande entusiasmo, creando legami che durano poi tutta la vita - commenta Luigi Cominelli, docente di Negoziazione e Mediazione dell’Università Statale di Milano -. Dopo gli anni della pandemia, la CIM è tornata a svolgersi in febbraio, in concomitanza con le maggiori competizioni internazionali del settore. I casi trattati spaziano dai rapporti commerciali, alle controversie famigliari e alle dispute di diritto civile. Il convegno di apertura in Statale rappresenterà poi l’occasione per discutere delle recenti novità introdotte dalla Riforma Cartabia in tema di giustizia riparativa e di mediazione con gli operatori del settore”.