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La costellazione satellitare COSMO-SkyMed - Foto tratta dal sito Meteoweb
L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) affida al team di ricerca, guidato da Massimo Florio del dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi dell'Università Statale, la valutazione dell'impatto socio-economico delle politiche pubbliche a supporto della ricerca e dello sviluppo tecnologico spaziale.
Per il team del professor Florio si tratta di un secondo prestigioso riconoscimento alla propria ricerca, dopo l'affidamento, nel 2016, dell'analisi degli effetti tecnologici indotti dal Future Circular Collider del CERN, finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti.
In particolare, con il progetto "Analisi Costi-benefici delle politiche pubbliche nel settore spaziale", questo il nome dello studio che impegnerà i ricercatori dell'Università Statale per i prossimi tre anni, saranno identificati e quantificati gli effetti tecnologici ed economici del procurement pubblico nel settore spaziale nazionale, considerando le imprese fornitrici dell'ASI, il loro indotto e gli altri soggetti economici della filiera.
Il progetto analizzerà, infatti, l'intera catena del valore – dalla ricerca e sviluppo alla realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti (upstream) – fino alla creazione di prodotti e servizi innovativi abilitanti (downstream).
Tra i prodotti e servizi downstream ci sono soprattutto quelli provenienti dall'osservazione della Terra grazie alla costellazione satellitare COSMO-SkyMed, il primo sistema al mondo di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari. I suoi quattro satelliti sono in grado, infatti, di scrutare il nostro pianeta dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con buone ricadute sulla capacità di prevedere frane e alluvioni, di coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, di controllare dall'alto le aree di crisi.
Negli ultimi 20 anni, il professor Massimo Florio e il suo team hanno sviluppato una competenza unica in Europa nel campo dell'analisi costi-benefici delle grandi infrastrutture di ricerca – dai trasporti all'energia – cofinanziate dalla Unione Europea e ha coordinato la stesura delle linee guida metodologiche dell'Unione Europea in questo campo, poi adottate in tutti gli stati membri. Dal 1994 ha predisposto cinque edizioni consecutive della "Cost-Benefit Analysis Guide of Investment Projects" della Commissione Europea (DG REGIO), adottata ufficialmente per la valutazione di tutti i progetti al di sopra della soglia di 50 milioni di euro.
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