Uno scorcio della sede della Statale in via Festa del Perdono
L’Università Statale di Milano rafforza le iniziative e le azioni dedicate ai percorsi e all’orientamento post-laurea dei suoi studenti e laureati. In vista della Virtual Job Fair, il momento di incontro tra studenti e laureati dell’Ateneo e il mondo del lavoro, dal 23 al 27 novembre, anticipata dai Virtual Open Days (19-21 novembre), primo open day per presentare l’offerta di master e corsi di perfezionamento dell’Università Statale, la prorettrice ai Servizi Per la Didattica e agli Studenti, Marina Brambilla, illustra l’impegno dell’Ateneo in questa direzione. “Anche e soprattutto in questa fase di emergenza, il nostro Ateneo non dimentica di dare spazio alle speranze per un futuro professionale adeguato per i propri studenti e laureati – spiega Marina Brambilla -. Proprio nel solco di questa importante mission dell’Ateneo, declinata anche nell’ambito del Piano Strategico, per gli ultimi mesi di questo anno così complesso, sono state messe in campo importanti iniziative, volte a ampliare le opportunità su tutti gli ambiti del post-laurea”.
Un importante momento dedicato al tema Università e lavoro, segno di attenzione per il futuro professionale dei laureati dell’Ateneo, sarà il convegno che apre la Job Fair, il 23 novembre (il programma è disponibile nei Materiali allegati). Intitolato “Il lavoro oltre l’Università – analisi dei percorsi professionali dei laureati in Lombardia”, il convegno sarà l’occasione per presentare una ricerca svolta a partire dalle COB – Comunicazioni Obbligatorie svolte dalle imprese quando inseriscono nuovo staff, sulle reali professioni intraprese da coloro che hanno conseguito il titolo presso il nostro Ateneo.
“La ricerca – spiega la prorettrice - ha avuto l’obiettivo di analizzare i percorsi lavorativi e professionali dei neo-laureati dell’Università degli Studi di Milano. I risultati riguardano i percorsi di ingresso nel mercato del lavoro di oltre 50mila studenti laureati tra il 2014 e il 2018 e rilevati nelle Comunicazioni Obbligatorie del sistema informativo lavoro. Dall’analisi, che si è focalizzata sui 24 mesi successivi alla laurea, è emersa una grande varietà di transizioni università-lavoro con situazioni di rapidi inserimenti per professioni pienamente coerenti con il titolo acquisito, tipici delle lauree “forti”, a situazioni caratterizzate da tracciati professionali più tortuosi con il cambiamento di più contratti di lavoro nel periodo considerato che, mediamente, hanno portato a miglioramenti professionali e contrattuali. Un focus specifico è dedicato all’ingresso nelle imprese con un tirocinio extracurricolare e alle successive trasformazioni in contratti di lavoro”.
Proprio sul tema dei tirocini, importante momento per entrare in contatto con il mondo del lavoro, emerge una sostanziale disponibilità delle aziende a effettuare percorsi di stage anche in smart working. Per la Statale, dallo scoppio della pandemia con le misure di lockdown, dal marzo scorso - da quando quindi sono stati attivati tirocini anche in modalità da remoto -, emerge che per i tirocini extracurriculari (120 posizioni) è stata, inserita in 90 casi la possibilità di svolgere attività (tutte o in parte) in smart. Per i tirocini curriculari (circa 1600), questa possibilità riguarda 950 posizioni. “Così come avviene per i lavoratori – spiega in merito la prorettrice - sono molto frequenti i casi di tirocinanti che, per alcuni giorni alla settimana, svolgono attività da casa e per i restanti si recano in azienda”, con una differenza, naturalmente, a seconda degli ambiti essendovi attività che necessitano di essere svolte in presenza.
Tornando, invece, ai temi del convegno del 23 novembre, questi si sostanzieranno nell’ampia offerta della Job Fair, per la prima volta interamente online, ma comunque ricca di contenuti e incontri: oltre 90 le aziende partecipanti, con la possibilità per studenti e laureati di dialogare direttamente attraverso live-chat e 48 webinar con recruiter e rappresentanti delle aziende sulla piattaforma dedicata.
“Con la Job Fair – spiega ancora Marina Brambilla - vogliamo mettere in contatto concretamente la domanda e l’offerta di lavoro e ad orientare al lavoro agli studenti e i laureati alla ricerca di opportunità professionali o anche solo di esperienze di stage curriculari o post-laurea. La particolarità di questa Job Fair non è solo la sua modalità di svolgimento, interamente online, ma anche il fatto che abbiamo organizzato tanti webinar, sono 48, per caratterizzarla molto sull'orientamento, visto anche il periodo. I webinar sono stati tutti organizzati con le aziende e sono o di carattere generale o targhettizzati sulle diverse Facoltà/ Aree disciplinari”.
Per costruire una “cerniera” tra Università e mondo del lavoro, l’Ateneo avvierà, inoltre, a dicembre gli Student Innovation Labs (SIL). “Si tratta di una nuova opportunità per gli studenti interessati ad approfondire il pensiero innovativo e la cultura d’impresa – spiega la prorettrice -, ad acquisire soft skills imprenditoriali e a realizzare progetti di innovazione anche grazie la collaborazione con imprese e professionisti. I laboratori si configurano come un percorso di circa 40 ore offerto in 4 edizioni per anno accademico a studenti (30 per edizione) dell'ultimo anno selezionati e motivati. Si tratta in tutti i casi di iniziative che intendono rispondere all’esigenza sempre crescente di avvicinamento al mondo del lavoro di studenti e laureati e di contribuire alla loro formazione anche su competenze di natura non strettamente accademica”.
Per i servizi agli studenti, infine, accanto alle attività di orientamento al lavoro, con laboratori e recruiting days, e alle Job Fair i vanno ad aggiungere altri importanti tasselli, legati alle competenze linguistiche (SLAM), informatiche (con il Progetto 3CFUInformatica a cura del CTU) , all’autoimprenditorialità e al self-empowerment.
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