Pubblicato il: 21/06/2022
Stefania Stefani Perrone

Stefania Stefani Perrone - Foto d'epoca su gentile concessione della famiglia

Si terrà il 24 giugno, a Varallo (Vercelli) il convegno dal titolo "Stefania Stefani Perrone nelle sue carte". Ore 17.30, Palazzo dei Musei, via Calderini 25.

L'evento nasce per presentare il lavoro di riordino e inventariazione ad opera della CAeB, voluto e coordinato dalla Biblioteca di Storia dell'arte, della musica e dello spettacolo dell'Università Statale, beneficiaria, nel 2018, della donazione dell'intero archivio della storica dell'arte Stefania Stefani Perrone.

Durante il convegno sarà ripercorsa la storia professionale di Stefania Stefani attraverso i racconti di chi l’ha conosciuta durante la sua attività di storica dell’arte a Varallo e le parole dei responsabili dei principali Enti con cui ha collaborato. Protagonisti dell’evento alcuni documenti e materiali del Fondo archivistico Stefani, il cui inventario è ora accessibile online sul sito "La Statale Archivi"mentre le carte sono a disposizione per la consultazione presso la Biblioteca di Storia dell'arte della musica e dello spettacolo di via Noto 6.

"Stefania Stefani non si è mai sentita 'esiliata' a Varallo, ma ha sempre sentito forte il legame con la Statale dove si era formata e doveva aveva incontrato la sua vera maestra: Anna Maria Brizio - afferma Giovanni Agosti, docente di Storia dell'arte moderna e referente scientifico del convegno. È un fatto positivo che, in tempi relativamente brevi, il suo archivio sia stato riordinato e reso accessibile. Questo ribadisce il legame tra il nostro Istituto, oggi Dipartimento, e Varallo: un filo che nel tempo si era un poco affievolito, ma che ha ripreso forza e vita negli anni recenti".

Nata a Pisa nel 1928, Stefania Stefani Perrone si laurea in Lettere moderne all'Università degli Studi di Milano, dove frequenta un corso di perfezionamento dell’Istituto di Storia dell’arte diretto dalla professoressa Anna Maria Brizio, della quale diventerà poi assistente alla cattedra. Si dedica contemporaneamente all'insegnamento nelle scuole prima a Milano e poi in Valsesia, a Varallo, in provincia di Vercelli, appassionandosi sin da subito allo studio del Sacro Monte, complesso di edifici sorto a partire dalla fine del XV secolo su iniziativa di padre Bernardino Caimi con lo scopo di ricreare in piccolo i luoghi sacri della Palestina.

Grazie all'esperienza maturata, la Stefani viene incaricata dalla Società di conservazione delle opere d'arte e dei monumenti in Valsesia di valorizzare il patrimonio artistico e culturale della cittadina di Varallo, divenendo Direttore artistico della Pinacoteca di Varallo nel 1968, Ispettore onorario per le opere d’arte in Valsesia nel 1970 e Direttore artistico del Sacro Monte di Varallo nel 1972, incarico conservato fino al 1994.

Nel 1985, lascia l'insegnamento nelle scuole, dopo aver vinto il concorso come primo Direttore della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo, ruolo conservato fino al 2000, quando viene eletta presidente del Consiglio di amministrazione, carica dalla quale si dimette nel 2002.

Il 24 giugno, a ricordare la storica dell'arte ci saranno Giorgio e Luca Perrone, rispettivamente marito e figlio della Stefani, Mario Remogna (Società di Incoraggiamento allo Studio del disegno e di Conservazione delle opere d'arte in Valsesia), Paola Angeleri (Palazzo dei Musei), Lorena Brustio (Ufficio Cultura, Istruzione e Sport del Comune di Varallo), Nadia Salvagno (Ente di gestione dei Sacri Monti), Donata Minonzio (Società Valsesiana di Cultura OdV), Federica Pagnacco (Biblioteca di Storia dell'arte, della musica e dello spettacolo dell'Università degli Studi di Milano), Giovanni Agosti (Università degli Studi di Milano), Andrea Capelli e Gabriele Locatelli (Cooperativa CAeB di Milano). Modera Massimo Bonola (già docente di Storia e filosofia al Liceo Classico D'Adda di Varallo).

Contatti

  • Biblioteca di Storia dell’arte, della musica e dello spettacolo