Alberto Vigevani: una vita da editore

“Alberto Vigevani: una vita da editore. Il Polifilo tra libri di cultura e di immagini” è il titolo del nuovo appuntamento del ciclo “I Seminari di Apice”,  organizzati dagli Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università Statale, in programma  martedì 30 ottobre, alle ore 15, presso la Sala Napoleonica di via Sant’Antonio 12.

L’incontro si tiene in occasione del centenario della nascita di Alberto Vigevani (1918-1999), scrittore, libraio antiquario ed editore milanese di origini ebraiche, che da intellettuale negli anni del fascismo fondò con Vittorio Sereni, Raffaele De Grada ed Ernesto Treccani il giornale antifascista milanese “Corrente”, associandosi poi nel 1939 al fratello del filosofo Remo Cantoni nella libreria “La Lampada”, centro di intellettuali antifascisti, che pubblicava anche la rivista “Studi filosofici”, diretta da Antonio Banfi.

Per tutta la sua vita, Vigevani fu una figura di intellettuale poliedrico, animato da una sorta di “febbre dei libri”, come recita il titolo della sua autobiografia.

L’Archivio Vigevani è conservato dal 2005 presso il Centro Apice dell’Università Statale di Milano e raccoglie carte personali dello scrittore, corrispondenza, materiali preparatori, stesure e bozze di stampa dei suoi lavori letterari e giornalistici, oltre alla sua produzione editoriale. In un subfondo è invece conservata parte della corrispondenza della casa editrice "Il Polifilo", fondata nel 1959 con il nome della libreria antiquaria che lui stesso aveva aperto nel 1941, in piena guerra, in via Borgonuovo.

Il patrimonio contenuto nell’archivio sarà quindi il punto di partenza per una riflessione sulla figura di Vigevani, con particolare attenzione all’avventura editoriale delle Edizioni Il Polifilo.

Intervengono al seminario Mario Andreose (La Nave di Teseo), Salvatore Settis (Scuola Normale Superiore di Pisa), Paola Marini (Galleria dell’Accademia di Venezia), Roberta Cesana (Università di Milano), Pietro Redondi (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Tinti (Università di Bologna).