Digital Humanities. Verso un nuovo ordine del sapere?

“Digital Humanities. Verso un nuovo ordine del sapere? Inganni, disinganni, sfide e prospettive” è il titolo dell’incontro dell’8 aprile, promosso nell’ambito dei Seminari di Apice, il Centro Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università Statale. Ore 15, Sala Crociera Alta di Giurisprudenza, via Festa del Perdono 7.

Grazie alle tecnologie digitali, infatti, milioni di testi antichi o fuori commercio e altrettanti materiali d’archivio sono oggi a disposizione di tutti, a portata di clic in brevissimo tempo. La moltiplicazione di fonti accessibili sul web impatta e cambia il lavoro di storici, archivisti, letterati e filologi.

Al centro del confronto con esperti e docenti ci sarà infatti una riflessione su come gli studi umanistici stiano cambiando col mutare delle metodologie connesse all'era digitale - caratterizzati da una disponibilità di testi scollegati dalla materialità e storicità del testo -  e su come gli studiosi possano orientarsi e approcciarsi a questa enorme massa di fonti non sempre controllata.

Il  Centro Apice è guidato da Lodovica Braida (docente di Storia della stampa e dell'editoria) con il ruolo di presidente; Raffaele De Berti (docente di Storia e critica del cinema), coordinatore scientifico; Claudia Piergigli, direttrice. Compongono il Consiglio di indirizzo Luca Clerici, Irene Piazzoni, Alessandra Preda, Alessandro Rizzi, Paolo Rusconi e Nicoletta Vallorani.