Pubblicato il: 27/06/2023
Campi coltivati in Guatemala. Foto gentilmente concessa dal progetto Alimentacción.

Campi coltivati in Guatemala. Foto gentilmente concessa dal progetto Alimentacción.

Contribuire a porre fine alla fame e favorire il raggiungimento della sicurezza alimentare aumentando disponibilità, accesso, consumo e utilizzo adeguato di cibo sano, nutriente e variegato nelle famiglie delle comunità rurali e indigene maya in Guatemala. 

Questo l’obiettivo del progetto AlimentAcciónfinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e nato dalla collaborazione tra l’Associazione COE (Centro Orientamento Educativo), il dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell’Università degli Studi di Milano e diversi partner guatemaltechi (Vivamos Mejor Guatemala, Asociación de Cooperación para el Desarrollo Rural de Occidente, Atz'Anem K'oj, Consejo Nacional para la Atención de las Personas con Discapacidad). 

Il progetto, avviato nel maggio 2023, prende le mosse dall’analisi dei tassi di malnutrizione cronica infantile effettuata nei Dipartimenti di Totonicapán e Sololá in Guatemala coinvolgendo in particolare i bambini, le persone con disabilità e le donne. Le famiglie rurali con alta vulnerabilità alla malnutrizione cronica, infatti, non adottano pratiche nutrizionali sane nell’alimentazione familiare e non sono accompagnate da un monitoraggio adeguato. Le donne e le persone con disabilità non sono, inoltre, sufficientemente coinvolte nei processi relativi alla sicurezza alimentare che le riguardano.

L’Università degli Studi di Milano partecipa al progetto AlimentAcción con un team interdisciplinare composto da esperti di economia agro-alimentare e chimico-ambientale, che studieranno piante di interesse nutrizionale utilizzate dai Maya come alimenti localmente disponibili, coltivabili e ad elevato contenuto nutrizionale; e da un gruppo di economisti che analizzerà il settore produttivo agricolo dei territoriL’obiettivo è di individuare quelle colture sostenibili con elevate potenzialità economiche, nutrizionali e culturali per delinearne le conseguenti strategie di valorizzazione economiche e commerciali. – afferma Luisella Verotta, docente a contratto di Chemistry of Natural Processes and Technologies for the Environment nel corso di laurea magistrale Environmental Change and Global Sustainability (ECGS) dell’Ateneo - Nello svolgimento del progetto di ricerca particolare attenzione verrà inoltre posta al rafforzamento delle capacità imprenditoriali nella produzione di miele locale”.

Il progetto, oltre a promuovere sistemi di produzione alimentare familiare sostenibili, agroecologici e biodiversi, adattati al contesto locale e alla variabilità del clima, prevede percorsi di formazione destinati alle famiglie rurali, e in particolare a donne e persone con disabilità, perché implementino pratiche nutrizionali sane partecipando attivamente a un programma di sicurezza alimentare inclusivo, adattato al contesto locale e con un monitoraggio nutrizionale rafforzato. 

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