Pubblicato il: 28/01/2025
Immagine tratta da Pixabay.

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Quali sono i meccanismi sociali che influenzano la memoria, il ricordo e l’oblio nella società contemporanea? E qual è il rapporto che i gruppi sociali hanno con il proprio passato e, inevitabilmente, con il proprio presente e il proprio futuro? Quali tracce profonde lascia la violenza nella memoria collettiva? E come mai alcune memorie di eventi e storie passate che hanno creato dei traumi diventano patrimonio condiviso mentre altre vengono rimosse e negate? 

Anche quest’anno, a partire dal 7 aprile, riprende il corso di Sociologia della memoria, tenuto da Monica Massari, docente di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano, che attraverso la cassetta degli attrezzi delle scienze sociali cercherà di offrire alcuni strumenti utili per rispondere a queste domande. Il corso, unico a livello nazionale, previsto nell’ambito dei corsi a libera scelta offerti dal Corso di Laurea in Scienze Politiche e di Governo-GOV, è aperto a tutti gli studenti e studentesse dell’Ateneo e ha una durata di 60 ore (9CFU).

Le lezioni si terranno il lunedì, martedì e mercoledì pomeriggio (16.30-18.30) e prevedono, oltre alle lezioni con la docente, incontri con esperti/e e testimoni privilegiati, lavori di gruppo in aula da parte degli studenti e delle studentesse e lezioni itineranti sui luoghi della memoria presenti sul territorio. È oramai un appuntamento costante, ad esempio, la lezione itinerante in Piazza Fontana organizzata ogni anno grazie alla collaborazione con i familiari delle vittime della strage riuniti nell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e la lezione organizzata in collaborazione con l’associazione Libera e il Dottorato in Studi sulla criminalità organizzata sui luoghi della violenza mafiosa a Milano.

Dopo una parte introduttiva volta a familiarizzare gli studenti e le studentesse con gli strumenti concettuali utilizzati dalla teoria sociale nello studio della memoria e con il campo di studio dei memory studies, l’attenzione verrà rivolta all’intreccio tra memoria, violenza e trauma, in particolare nella storia recente della società europea. A questo riguardo, oggetto di approfondimento della parte speciale del corso saranno eventi sociali, politici e culturali particolarmente traumatici che hanno segnato il processo di elaborazione, selezione e/o rimozione del passato a livello pubblico, quali le guerre, i colonialismi, i nessi esistenti tra nazismo, fascismo e razzismo, il terrorismo e la strategia della tensione, la violenza mafiosa, le migrazioni, i naufragi e le morti nel Mediterraneo.

“Parlare di memoria” sottolinea Monica Massari “non significa parlare solo del passato. Vuol dire parlare soprattutto del nostro presente e del nostro futuro. Perché se le vittime hanno anche il diritto, legittimo, di dimenticare, visto che il passato talvolta è una ferita che sanguina ancora e che può arrivare a paralizzare, la collettività, invece, ha il dovere di ricordare, di fare i conti con le ingiustizie inferte e subìte, assumendosi la responsabilità di ridare voce agli invisibili e agli esclusi”.

Per iscriversi al corso, occorre inviare una mail entro il 21 marzo 2025 a: monica.massari@unimi.it

Contatti

  • Monica Massari
    Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico - Politici