Pubblicato il: 18/11/2020
Le pergamene alla consegna delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano

Le pergamene alla consegna delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano

Medaglia d’Oro a Elisabetta Dejana e Vincenzo Maria Mazzaferro. Attestati per il progetto DAMA dell’ospedale San Paolo e per lo storico Brunello Vigezzi.  C’è anche l’Università Statale di Milano tra le Civiche Benemerenze decise dalla Commissione del consiglio comunale di Milano per il 7 dicembre.

Le Civiche Benemerenze del Comune di Milano, note come "Ambrogini", vengono assegnate ogni anno in occasione della festività di Sant’Ambrogio: anche quest’anno, importanti riconoscimenti della Città di Milano coinvolgono il nostro Ateneo. 

Elisabetta Dejana, già docente di Patologia generale della Statale al dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia , sarà insignita della Medaglia d’Oro. Biologa cellulare esperta nello studio dei meccanismi che regolano lo sviluppo del sistema vascolare, la professoressa Elisabetta Dejana dirige all'IFOM (Istituto Firc di Oncologia molecolare) l'unità di ricerca che si occupa dello sviluppo del Sistema vascolare del cancro. È autrice di oltre 400 studi scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste specialistiche internazionali. Nel corso della sua carriera ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti da diverse associazioni scientifiche italiane ed estere.

Vincenzo Maria Mazzaferro è docente di Chirurgia presso il dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia della Statale, direttore della Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 (Epato-gastro-pancreatico e Trapianto di Fegato) all’Istituto dei Tumori di Milano, Mazzaferro è uno dei più importanti esperti internazionali nel campo del trattamento dei tumori dell’apparato digerente, con particolare riferimento al fegato e al trapianto epatico. Proprio all’Istituto Tumori di Milano, ha guidato, nel 1991, il primo gruppo medico-chirurgico che ha iniziato a eseguire sistematicamente nel nostro Paese interventi di trapianto di fegato per tumore. Nel 1996 ha elaborato le linee-guida per eseguire questo tipo di interventi, da allora noti in tutto il mondo come “Criteri di Milano”, dal 2000 diventati parte del sistema di allocazione degli organi in tutti gli Stati Uniti e criterio di riferimento anche in Italia e in Europa, nonché per l’intero mondo orientale e per tutta la letteratura scientifica specialistica.

Attestato anche per Brunello Vigezzi, storico, formatosi dopo la laurea presso l'Istituto di Studi Storici "Benedetto Croce" di Napoli, sotto la guida di Federico ChabodProfessore incaricato di Storia delle Dottrine Politiche e di Storia Contemporanea presso la Statale dal 1964, è stato docente ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere dal 1971 al 2005 e dal 1980 al 1989 ha diretto l'Istituto di Storia Medioevale e Moderna, oltre a dirigere, fino al 2005 il Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica. Nella sua attivtità di docente e ricercatore ha sempre abbracciato un approccio laico alla storiografia, sostenendo l’indipendenza della ricerca storica. Ha ricoperto anche l’incarico di presidente della Commission of History of International Relations ed è membro del Comitato scientifico dell'Istituto di Studi Storici "Benedetto Croce" di Napoli, dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) di Milano, della Giunta Centrale per gli Storici, e della Commissione per la pubblicazione dei Documenti Diplomatici Italiani. E’ autore di numerose pubblicazioni e studi, dall’Illuminismo alla nascita del Fascismo, tra i più importanti il volume “L'Italia di fronte alla prima guerra mondiale. L'Italia neutrale”.

Attestato di civica benemerenza anche per il Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), attivo presso l’ospedale San Paolo e guidato da Filippo Ghelma, ricercatore dell’Università Statale, presso il dipartimento di Scienze della Salute. Nato nel 2000 ed esempio per altri servizi attivati successivamente in tutta Italia, DAMA lavora per dare una risposta ai problemi che le persone con grave disabilità intellettiva e neuromotoria incontrano nell’accesso in ospedale. In caso di necessità di ricovero, DAMA utilizza i letti delle unità di degenza dell’ospedale, con l’attenzione di evitare ricoveri impropri o accessi di Pronto soccorso, cercando tutte le possibili alternative, in regime ambulatoriale o di Day Service. In 20 anni di attività ha accolto oltre 6mila pazienti da tutta Italia, realizzando più di 58mila accessi ospedalieri.