Pubblicato il: 16/06/2016

Grazie ad una innovativa tecnica di misurazione e a una "storica" carota di ghiaccio estratta negli anni 70 dalle profondità dell’Antartide orientalemai studiata finora -  un gruppo di ricercatori dell'Università Statale di Milano e di Milano Bicocca ha potuto studiare le proprietà delle microparticelle delle polveri minerali intrappolate negli strati di ghiaccio, ricavandone informazioni sul loro impatto sul clima del Pianeta.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature è frutto del lavoro di Valter Maggi e Barbara Delmonte, dell’Università di Milano-Bicocca, e di Marco Potenza dell’Università degli Studi di Milano, che ha sviluppato anche la tecnologia utilizzata per l’indagine: la SPES (Single Particle Extinction and Scattering).

Presso il laboratorio EuroCold Lab, grazie alla stretta collaborazione fra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Università degli Studi di Milano, la tecnica SPES è stata applicata con l’obiettivo di misurare le proprietà delle microparticelle "intrappolate" negli strati di ghiaccio. Dopo oltre due anni di lavoro per mettere a punto le tecniche di indagine, i ricercatori hanno ricavato le proprietà ottiche di centinaia di migliaia di particelle in diversi periodi climatici che coprono gli ultimi 25 mila anni.

Tutto questo è stato possibile grazie alla carota di ghiaccio di Dome C, lunga circa 950 metri, estratta dalle profondità dell’Antartide orientale fra il 1977 e il 1978 e mai studiata in precedenza: gli studiosi ne hanno analizzato numerosi spezzoni dalla lunghezza di mezzo metro e dal diametro di 10 centimetri, sezionandoli per ottenere campioni di pochi grammi.

Il risultato è stato davvero rilevante: l’effetto della non-sfericità delle particelle influisce sulla radiazione trasmessa al suolo attraverso l’atmosfera con variazioni fino al 30 per cento. Questa metodologia innovativa fornirà, una volta applicata in modo intensivo alle carote di ghiaccio polari, una più corretta stima del loro contributo alle variazioni del clima terrestre.

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Per informazioni
Università degli Studi di Milano
Dott. Marco Potenza
Dipartimento di Fisica 
marco.potenza@unimi.it