Fin dai tempi di Darwin, gli zoologi cercano di capire perché le specie le specie vivono in un posto e non in un altro e hanno creato una apposita disciplina, la biogeografia, per cercare di rispondere a queste domande. Gruppi simili di animali tendono a vivere insieme nelle stessa aree del mondo, chiamate aree biogeografiche. Per esempio, in Africa gli animali che vivono nel Sahara sono ben distinti da quelli della savana, che a loro volta sono molto diversi da quelli delle foreste del Congo.
Un gruppo di ricercatori italo-francesi, guidato da Francesco Ficetola dell’Università Statale di Milano, ha pubblicato su Nature Ecology and Evolution uno studio che spiega il perché di queste differenze: la distribuzione degli animali sulla Terra è determinata dalla combinazione di diversità tra i climi, barriere montuose e movimenti geologici delle masse continentali.
Lo studio ha confrontato la distribuzione delle aree biogeografiche, in cui vivono determinate specie animali, con modelli di variazione climatica, catene montuose e movimenti dei continenti durante gli ultimi 60 milioni di anni, per capire quali di questi fattori hanno creato i limiti della distribuzione degli animali.
Per la prima volta, una ricerca restituisce una visione globale sul perché la vita ha forme così diverse quando viaggiamo tra le aree del mondo.
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