Pubblicato il: 08/07/2021
Geoclimbing con le scuole alla scoperta delle rocce attraverso l’arrampicata sportiva presso la falesia di Premia (Provincia del Verbano Cusio Ossola)

Geoclimbing con le scuole alla scoperta delle rocce attraverso l’arrampicata sportiva presso la falesia di Premia (Provincia del Verbano Cusio Ossola)

Promuovere e far conoscere i geoparchi della rete globale dell’UNESCO, e i territori che aspirano ad essere identificati come “geoparchi”, attraverso attività outdoor come il climbing e il trekking, in modo da raggiungere un vasto pubblico anche di non “esperti”, e al contempo, attraverso gli strumenti digitali, consentire le “visite” anche da remoto.
Questi gli obiettivi del progetto 3GEO-Geoclimbing and Geotrekking in Geoparks, guidato dall’Università Statale di Milano con Irene Bollati, ricercatrice del dipartimento di Scienze della Terra "A. Desio". Il progetto, di cui il 29 e 30 giugno si è svolto primo Workshop virtuale, e la cui durata prevista è di 5 anni (2021-2025) è finanziato dall’UNESCO e fa parte dell’IGCP – International Geoscience Programme finalizzato a favorire la cooperazione internazionale nell’ambito delle Scienze della Terra, nello specifico sul tema Geoheritage for Sustainable Development.

Il logo del progetto (graphic creator Andrea Schiavi per Università Statale)

Il logo del progetto (graphic creator Andrea Schiavi per Università Statale)

Nello specifico, il progetto che vede impegnati, oltre ai ricercatori della Statale - che porteranno la propria esperienza nel campo delle analisi del patrimonio geologico e geomorfologico e delle attività di divulgazione con le scuole -, gli studiosi di diversi Paesi ( Brasile, Cile, Grecia, Oman, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Sudafrica), si propone di individuare e costruire una rete di siti rappresentativi della geodiversità del pianeta Terra, che possano essere meta di attività outdoor come il climbing e il trekking, analizzandone le caratteristiche scientifiche attraverso metodologie multidisciplinarie creando materiali multimediali  attraverso le più moderne tecnologie (dai droni alla fotogrammetria digitale) per renderli “visitabili” anche da remoto.

Dopo il primo workshop, a fine giugno, il secondo appuntamento per l’avanzamento del progetto è previsto in autunno, in Italia, quando, emergenza sanitaria permettendo, i ricercatori dei diversi Paesi partner del progetto saranno guidati dal team della Statale alla scoperta di alcuni dei casi studio proposti nell’ambito delle Alpi Italiane.

"Il progetto - spiega la responsabile Irene Bollati - è già stato presentato nell’ambito di un congresso internazionale (X International ProGEO Symposium – IGME), e altri appuntamenti simili sono in previsione per il prossimo autunno (90° Congresso della Società Geologica Italiana; BeGeo Scientists). Nell’ambito di questi contesti internazionali i ricercatori della Statale avranno così modo di promuovere, in qualità di precursori, una tematica molto innovativa nell’ambito della valorizzazione del patrimonio geologico".

Contatti

  • Irene Maria Bollati
    Dipartimento di Scienze della Terra Ardito Desio