Pubblicato il: 29/05/2023

Il Cortile Legnaia dell’Università Statale di Milano “arriva” al Museo del Novecento. Merito dell’opera "Il popolo delle donne", video dell’artista Yuri Ancarani vincitore del premio ACACIA 2023 dell’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana. Al termine della mostra l’opera sarà donata da ACACIA al Museo del Novecento.

Protagonista del video è Marina Valcarenghi, psicoanalista e psicoterapeuta allieva di Dieter Bauman Jung, giornalista, attivista politica negli anni Sessanta e Settanta e autrice di numerosi volumi. Come in una sorta di lezione universitaria atipica, Marina Valcarenghi racconta la sua visione delle cose, secondo cui il “processo” di liberazione femminile ha rovesciato completamente il rapporto tra uomo e donna nella società e nella famiglia. Le riprese si concentrano su eloquenti primi piani in movimento o si allargano in una fuga prospettica incorniciata dall’architettura del chiostro dell’Università Statale di Milano. La rigorosa costruzione dello spazio sembra organizzata su uno schema geometrico, incentrato sullo spigolo dove s’incontrano due lati dei portici del vecchio Ospedale, ad archi e colonne.

 

Studentesse della Statale, in veste di mediatori al PAC, illustrano ai visitatori l'opera di Yuri Ancarani IL CAPO, 2010

Studentesse della Statale, in veste di mediatori al PAC, illustrano ai visitatori l'opera di Yuri Ancarani IL CAPO, 2010

Il “legame” della Statale con Yuri Ancarani ‘raddoppia’ al PAC, il Padiglione d’Arte Contemporanea di via Palestro dove fino all’11 giugno è allestita la mostra "Lascia stare i sogni" a cura di Iolanda Ratti e Diego Sileo. Lo spazio espositivo accoglie una selezione di video e film dell'artista che includono quelli realizzati agli esordi fino all'ultimo lavoro "Il popolo delle donne". Tutti i giorni, dalle 16.00 alle 19.00, alla mostra sono presenti gli studenti del dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Ateneo che, in veste di mediatori, forniscono informazioni e approfondimenti sul lavoro dell’artista ai visitatori, stimolando un dialogo con le opere. 

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