Le donne nell’editoria del Novecento: fonti e casi di studio

"Le donne nell’editoria del Novecento: fonti e casi di studio" è il titolo del convegno in programma l'8 marzo, Giornata internazionale della donna, dalle ore 9 alle ore 18, nell'Aula Crociera Alta di Giurisprudenza (via Festa del Perdono 7) e in streaming sulla piattaforma Teams. Organizzato dal Centro Apice dell'Università Statale di Milano, l'evento prosegue idealmente nel solco del convegno, organizzato nel 2020, "L’altra metà dell’editoria", sul tema del professionismo femminile nel mondo del libro e della lettura.

Realizzato in collaborazione con il dipartimento di Studi storici, il convegno, dopo i saluti della prorettrice vicaria Maria Pia Abbracchio e di Andrea Gamberini, direttore del dipartimento di Studi storici, sarà introdotto da Lodovica Braida, presidente del Centro Apice, e si articolerà in due momenti di riflessione.

Il primo dedicato alle "Fonti del sé", con l’approfondimento di alcune importanti narrazioni autobiografiche di cui disponiamo, sia per l’Italia (si parlerà, tra le altre, di Laura Lepetit, prima a fondare, nel 1975, una casa editrice femminista in Italia) che per il resto d’Europa (saranno presentati i casi di Ester Tusquests e di alcune importanti editor anglosassoni).

Il secondo momento di approfondimento riguarderà invece "Casi di studio e progetti di digitalizzazione" e ospiterà, tra le altre, la relazione di Nicola Wilson, co-direttrice del Centre for Book Culture and Publishing dell’Università di Reading (UK) che ha realizzato il progetto di digitalizzazione dell’intero archivio della Hogarth Press, la mitica casa editrice fondata nel 1917 da Virginia Woolf.

L'incontro sarà un'occasione per scoprire le storie di tante professioniste che hanno lavorato, lungo tutto il Novecento, a vario titolo e in diversi ruoli, nel mondo del libro, rimanendo però spesso nell’ombra.

Il programma dell'incontro è disponibile sul sito di Apice.