Parte di: Centenario. Dieci per 100: dieci oggetti per 100 anni
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Centenario dell'Università degli Studi di Milano, progetto DIECI per 100.

Una carota di sale proveniente da un campionamento dei fondali marini, settimo oggetto di narrazione del Centenario dell’Università Statale di Milano, “ci porta” a cinque milioni d’anni fa: il Mar Mediterraneo, disgiunto dall’Oceano Atlantico, per l’evaporazione delle acque si trasformò in un’immensa salina. A intervenire all’incontro Fabrizio Berra, geologo, Emiliano Cè e Rossana Guglielmetti, docenti di scienze motorie e letteratura latina medievale, e Claudio Arrigoni, giornalista sportivo.

Evento del Centenario
Quando
16 Aprile 2024
ore 18:30
dove
Contatti
2024-04-16 18:30:00 2024-04-16 20:00:00 Europe/Rome Dieci per 100. #7 Carota di sale del Mar Mediterraneo <p>A cura di K</p> <p>Analisi ed elaborazione testi, reperimento e collegamento link/info</p> <p><em>ciclo d'eventi Dieci per 100</em></p> <p>---</p> <p>work with Veronica</p> <p>aggiunti SSD in Mediazione linguistica e culturale, Scienze motorie</p> <p>aggiunto sito web dell'evento</p> <p>---</p> <p>Titolo originario: Dieci per Cento. #7. Carota di sale del Mar Mediterraneo</p> <p>Testo breve originario: Settimo evento del ciclo Dieci per Cento, coordinato dalla prof.ssa Angela Bassoli.</p> <p>A coordinare l’incontro Fabrizio Berra, geologo, con i suoi ospiti: Emiliano Cè, scienze motorie, Rossana Guglielmetti, letteratura latina medievale e Claudio Arrigoni, giornalista sportivo</p> <p>Testo esteso originario :</p> <p>“<em>Chi ha chiuso lo stretto di Gibilterra</em>? Con questo apparentemente bizzarro interrogativo si apre il settimo incontro del progetto, che vede come protagonista una carota di sale proveniente da un campionamento dei fondali marini del Mediterraneo.</p> <p>Circa 5 milioni di anni fa, quello che oggi è il Mar Mediterraneo venne isolato dall'Oceano Atlantico e, per l'evaporazione delle acque, si trasformò -per circa mezzo milione di anni- in una enorme salina, che solo la riapertura dello stretto di Gibilterra e l’ingresso dell’acqua dall’Oceano Atlantico riportò alle condizioni attuali.</p> <p>Lo studio delle successioni geologiche e della natura di rocce, sedimenti e minerali, da catene montuose o fondali marini, permette di ricostruire la storia del nostro pianeta attraverso un lavoro certosino di analisi, confronto e verifica di ipotesi. Uomini e donne determinati e tenaci cercano di carpire i segreti della Terra, raccogliendo campioni di rocce, dalle vette più alte fino agli abissi più profondi. Ci vogliono anni di lavoro e di studio per ricostruire questo appassionante puzzle, con l’aiuto delle tecnologie più avanzate e con lo strumento indispensabile della storia; perché la Terra cambia in continuazione insieme a noi.</p> <p>Fin dall’antichità andar per mare è sempre stata una delle grandi sfide dell’uomo. Scopriremo quanto poteva essere avventuroso solcare i mari nel Medioevo, tra tempeste e mostri marini, mossi da motivazioni economiche, belliche, religiose o dalla semplice curiosità di vedere oltre l’orizzonte conosciuto.</p> <p>Per lanciarsi in simili sfide “ci vuole un fisico bestiale”: parleremo perciò anche di sport, dei benefici ma anche dei rischi che il nostro corpo accetta portandosi alle sue estreme possibilità. E di quando la disabilità alza ancora di più l’asticella, portando lo sport paralimpico a sfidare non solo i propri limiti fisici, ma anche convenzioni e pregiudizi.</p> Mare Culturale Urbano; Via Giuseppe Gabetti, 15, 20147 Milano (MI)