Pubblicato il: 08/02/2024
Francesco Viganò, giudice della Corte Costituzionale, docente di Diritto penale e alumno della Statale, è il “Laureato benemerito” 2024 di Algiusmi

Francesco Viganò, giudice della Corte Costituzionale, docente di Diritto penale e alumno della Statale, è il “Laureato benemerito” 2024 di Algiusmi - Credit Foto: cortecostituzionale.it

Francesco Viganò, giudice della Corte Costituzionale, docente di Diritto penale e alumno della Statale, è il “Laureato benemerito” 2024 di Algiusmi, l’’associazione che riunisce i laureati in Giurisprudenza nell’Università Statale di Milano. 

In occasione del conferimento del premio si è tenuta nell'Aula 309 (intitolata al giudice Guido Galli) la tavola rotonda "Dalla laurea in Giurisprudenza alla Corte costituzionale: l’esperienza di Francesco Viganò". Nel corso dell'evento, inoltre, sono stati resi noti i vincitori dei riconoscimenti “Laureato meritevole” ai cinque migliori laureati in Giurisprudenza dell'anno accademico 2022-2023. Sono: Desirè Ferrario, 
Camilla Espositi , Diana Spelta, Michele Luraghi, Carlotta Scozia.

L'incontro è stato aperto dagli interventi di Gianroberto Villa, presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Giurisprudenza, e Lucio Camaldo, presidente di Algiusmi. Sono intervenuti: Francesco Viganò, Giudice della Corte costituzionale, Gian Luigi Gatta, docente di Diritto penale; Nicolò Zanon, docente di Diritto costituzionale; Alessandra Galluccio, ricercatrice di Diritto penale, e il magistrato Stefano Finocchiaro. E' intervenuto anche il rettore Elio Franzini

Francesco Viganò si è laureato all’Università Statale di Milano nel 1989. Allievo del grande penalista, professore emerito Giorgio Marinucci, Viganò in Statale è stato anche docente, dal 2001, dove è diventato ordinario di Diritto penale fino al 2016. Nel suo periodo in Ateneo è stato anche coordinatore del dottorato in Scienze giuridiche presso il dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria”, di cui è stato anche vice direttore. Nel 2018 è stato nominato giudice della Corte Costituzionale. È stato co-fondatore e direttore delle riviste Diritto penale contemporaneo e Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale.  Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca internazionali in materia di diritto comunitario, diritti umani e terrorismo internazionale. Dal 2008 al 2012 è stato componente ‘laico’ del Consiglio giudiziario per il distretto di Corte d’Appello di Milano.  Nel 2012-2013 è stato membro della commissione ministeriale per la riforma della prescrizione presso il Ministero della Giustizia. Nel 2014 è stato membro di una commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta anche patrimoniale alla criminalità istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha pubblicato – in qualità di autore, coautore o co-curatore – 14 libri, tra cui la monografia su La proporzionalità della pena (2021), e circa 150 articoli in riviste scientifiche.