Pubblicato il: 27/09/2023
Il rettore Elio Franzini e Marina Brambilla, presidente dell’Osservatorio per il diritto allo studio universitario- CRUL e prorettrice delegata ai servizi per la didattica e agli studenti della Statale, con il giornalista Simone Spetia che ha moderato l'incontro

Il rettore Elio Franzini e Marina Brambilla, presidente dell’Osservatorio per il diritto allo studio universitario- CRUL e prorettrice delegata ai servizi per la didattica e agli studenti della Statale, con il giornalista Simone Spetia che ha moderato l'incontro

Oltre 10mila domande di borse di studio pervenute alla Statale di Milano (con un incremento di quasi il 43% rispetto alla stessa data dell’anno precedente), di cui la metà provenienti da matricole, con oltre 4mila idonei, e ben 2.768 nuovi studenti idonei per la richiesta di residenze, ma solamente 322 i posti disponibili in Ateneo (al netto delle riconferme degli studenti degli anni passati): l’Università degli Studi di Milano lancia un nuovo allarme nella “Giornata del Diritto allo Studio” organizzata oggi presso la Sala di Rappresentanza.
  
La Giornata, che si è tenuta il 27 settembre, presso la Sala di Rappresentanza di via Festa del Perdono, è stata aperta dai saluti istituzionali di Elio Franzini, rettore della Statale e presidente del Comitato regionale di coordinamento Università lombarde CRUL, e di Marina Brambilla, presidente dell’Osservatorio per il diritto allo studio universitario-CRUL e prorettrice delegata ai servizi per la didattica e agli studenti dell'Ateneo milanese.
  
Il diritto allo studio, in tutte le sue declinazioni, dalle borse, alle residenze, fino ai vari servizi agli studenti, è un tema di fondamentale importanza per la Città di Milano, la Regione Lombardia e per tutti gli Atenei” – spiega Marina Brambilla – “perché dalla sua sostenibilità, equità e corretta applicazione deriva la possibilità di realizzare un sistema formativo che sappia essere davvero inclusivo, che sia in grado di abbattere le barriere di tipo economico e sociale, che riconosca e supporti il valore e l’impegno degli studenti. In un paese in cui il tasso dei laureati è tra i più bassi d’Europa, il sostegno agli studi universitari è uno dei fattori di sviluppo e crescita. Come Ateneo abbiamo messo questo approccio al centro del nostro piano strategico, tuttavia la complessità del problema, che in questi mesi è emerso in modo drammatico per via dell’esponenziale aumento del fabbisogno di borse di studio e di posti letto, fa che possa essere affrontato efficacemente solo se tutti gli Atenei e le istituzioni a livello territoriale e nazionale collaborano. Per questo motivo abbiamo organizzato l’incontro odierno, per un confronto aperto e fattivo con le istituzioni”.
  
La prima tavola rotonda, “Interventi in materia di borse di studio”, ha visto la partecipazione di Alessandro Fermi, assessore all’Università, ricerca, innovazione di Regione Lombardia, Stefano Paleari, consigliere della Ministra dell’Università e della Ricerca, Daniele Livon, direttore generale di ANVUR, e Maurizio Zani, delegato del rettore per il diritto allo studio e la contribuzione studentesca del Politecnico di Milano.
  
Il diritto allo studio universitario è fondamentale per rendere effettivo il dettato costituzionale che mira ad assicurare la possibilità per i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i più alti gradi degli studi sottolinea l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi. Per quanto riguarda le borse di studio in particolare, poi, voglio sottolineare che c’è una fortissima collaborazione tra la Regione e gli Atenei, che ringrazio per lo sforzo straordinario sostenuto per l’anno accademico 2022-2023, che ha permesso di coprire il 98% degli aventi diritto. La sfida importante ora riguarda le borse di studio dell’anno accademico 2023-2024 che si sta avviando, così come per gli anni successivi. Regione Lombardia nell’ultimo quadriennio ha triplicato il proprio sforzo economico, ma le risorse Fis risultano ad oggi chiaramente sottodimensionate. Il nostro impegno nel confronto col Ministero continuerà ad essere volto ad arrivare alla revisione dei criteri di riparto del Fis per il prossimo triennio”.

    
Il diritto allo studio è da sempre uno dei cardini anche dell’Università degli Studi di Milano: oltre all’esonero dal contributo unico per tutti gli studenti fino al primo anno fuori corso se hanno ISEE Università fino a 22.000 euro (no tax area) e a un sistema di tassazione progressivo a partire da questa soglia, viene applicato uno sconto di 500 euro per elevato merito per gli studenti iscritti in corso ad anni successivi al primo che si applica a prescindere dall’ISEE. Inoltre, per l’anno accademico 2023-2024, l’Ateneo eroga su fondi propri 945 borse da 1.800 euro destinate a chi supera la fascia di reddito massima prevista per le borse regionali per il diritto allo studio. Nell’anno accademico precedente, tutti gli idonei non beneficiari di una borsa di studio regionale hanno potuto ricevere una borsa di studio della Statale.
  
Nella seconda sessione si è discusso sulla “Prospettiva delle residenze per gli studenti”, con la partecipazione di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, William Rossi (in collegamento), dirigente della Direzione ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del MUR, Alessandro Santoro, prorettore al Bilancio e delegato per i Rapporti con la consulta dei rappresentanti degli studenti delle residenze dell'Università di Milano-Bicocca, ed Elia Montani, presidente della Conferenza degli Studenti della Statale.
  
Le Università di Milano sono sempre più quotate a livello nazionale e internazionale, quindi attraggono studenti italiani e stranieri che dobbiamo aiutare a vivere al meglio nella nostra città” – ha commentato l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi. “Con il Piano di Governo del Territorio, in fase di revisione, e con altri provvedimenti, stiamo incentivando la realizzazione di strutture pubbliche e private convenzionate: nei prossimi sei mesi circa 1500 posti letto, fino ad arrivare a 4mila nei prossimi due anni, saranno disponibili in aggiunta agli attuali 12mila. Ora dobbiamo lavorare per ridurre le tariffe, consapevoli che gli extra costi delle costruzioni incidono molto sull’equilibrio di queste operazioni. Per farlo, abbiamo bisogno della collaborazione da parte di tutte le istituzioni e solo così, anche attraverso sussidi e agevolazioni per le famiglie meno facoltose, potremo riuscire ad ottenere risultati importanti in tempi accettabili”.

Tema cruciale anche per la Statale di Milano, che sta lavorando, in sinergia con le istituzioni locali e sfruttando i decreti PNRR in tema di edilizia, per aumentare i propri posti letto: attualmente sono 1.193 suddivisi in nove residenze, a cui se ne aggiungeranno altri 494 a seguito di ristrutturazioni in corso di residenze già presenti. Sono inoltre previste altre azioni di intervento localizzate soprattutto nell’area dove sorgerà il campus scientifico di Mind, con 1.100 posti letto disponibili a partire dall’a.a. 2025-2026 e altri in previsione grazie ad accordi con le istituzioni locali, ultimo dei quali, in ordine temporale, il protocollo con il comune di Rho per la realizzazione di uno studentato a Rho.