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Leggere. Venezia, dall'archivio di Paolo Vigevani
Ci sono libri che ti cambiano la vita. Il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano dedica una giornata di studio proprio a quei libri che hanno segnato in profondità il percorso biografico e intellettuale di alcuni lettori o di intere generazioni, influenzandone in modo duraturo le scelte e i comportamenti. Questo il tema dell'incontro "Letture cruciali. Libri che cambiano la vita: fra storia, memoria collettiva e costruzione dell’io" che si tiene il 5 dicembre dalle ore 9 nella Sala Napoleonica di via Sant'Antonio 12 e online su piattaforma Teams.
Prosegue il percorso di ricerca inaugurato anni fa dal Centro Apice nello studiare la lettura da prospettive diverse. Questa volta al centro dell’attenzione vi è il rapporto di alcune generazioni di lettori italiani e stranieri con i libri che nel corso del Novecento hanno maggiormente influenzato la loro vita, che hanno contribuito a ridefinire la loro identità e i loro comportamenti.
La giornata si articolerà in quattro momenti di riflessione. Il primo è dedicato alle letture che hanno fatto epoca in Italia, dalle letture infantili analizzate daMartino Negri, alle letture degli intellettuali antifascisti, studiate da Irene Piazzoni, sino alle diverse letture dell’opera di Freud fatte dalle donne italiane degli anni Settanta, indagate da Anna Ferrando.
Nella seconda e terza parte si parlerà delle letture cruciali in spazi e geografie diverse. Dalle biblioteche reali in cui i lettori italiani hanno vissuto le loro letture cruciali fra l’età liberale e quella fascista, descritte da Enrico Pio Ardolino a partire dal progetto digitale Lives and Libraries, sino alla biblioteca ideale immaginata da Adriano Olivetti, di cui ci parlerà Chiara Faggiolani.
Nella terza parte si parlerà di letture cruciali in continenti diversi. Cinzia Scarpino osserverà le reazioni delle lettrici americane ad un testo fondamentale del femminismo degli anni ’60, The Feminine mystique di Betty Friedan. Emilia Perassi studierà l’influenza di Dante sull’infanzia di alcuni grandi scrittori e intellettuali dell’America latina, fra Argentina, Perù e Cile. Marco Modenesi indagherà lo straordinario impatto del primo romanzo dello scrittore ivoriano Ahmadou Kourouma, che ha permesso a tanti lettori dell’Africa subsahariana di ridefinire la propria identità nell’epoca postcoloniale.
La giornata di studio si chiude con una tavola rotonda in cui alcune importanti figure del mondo delle arti e delle professioni – Umberto Fiori, Caterina Macchi e Marco Morganti – coordinati da Bruno Pischedda, rifletteranno sulle loro personali letture cruciali.
L’intento della giornata di studio è di far emergere quei meccanismi di selezione, censura, trasformazione e idealizzazione dei testi che nel corso del Novecento hanno più influenzato i lettori italiani e di aree geografiche diverse, aiutandoli a ripensare la propria identità contemporanea.
Nei Materiali allegati il programma della giornata di studio.
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