L'immagine di CUAMM per l'Annual Meeting in programma a Milano il 4 novembre
L’Università Statale di Milano aderisce e sostiene, con il rettore Elio Franzini, l’appello dell’organizzazione CUAMM Medici con l’Africa che, in vista dell’Annual Meeting in programma il 4 novembre prossimo al Conservatorio Milano, chiama a una mobilitazione per il continente africano “che vuole coinvolgere comuni e città, parrocchie e associazioni, ordini professionali, club rotary e università, giovani e meno giovani, e che vuole vestirsi di un impegno concreto proprio a partire dai giovani africani dando loro le opportunità di formazione che tanto chiedono (e proprio la formazione è la radice storica dell’intervento del Cuamm), investendo e costruendo per loro strade di futuro, alternative a quelle della fuga”, spiega l’organizzazione.
La Statale da tempo collabora con CUAMM attraverso una serie di azioni e iniziative di sensibilizzazione sui temi della salute globale e della cooperazione sanitaria e con un protocollo specifico che prevede la possibilità di tirocini e attività di formazione per studentesse e studenti della Statale e anche per medici africani. A firmare l’appello per l’Ateneo è il rettore Elio Franzini che ha così commentato, rivolgendosi al direttore del CUAMM, don Dante Carraro, e a tutti gli operatori di CUAMM: “La mia adesione a essa è davvero piena. Ritengo importante andare avanti su questa strada e ringrazio voi tutti e don Dante per l’immenso lavoro”.
Questo il testo dell’appello alla mobilitazione che ha come slogan “In movimento”, lo stesso ‘titolo’ dell’Annual Meeting del 4 novembre.
“In movimento, e per certi versi in frenata e in arretramento, il continente africano sta affrontando una situazione economica, sociale ed ambientale estremamente critica: inflazione galoppante, cicloni e carestie, conflitti ed epidemie. Grandi spostamenti di persone in cerca di futuro (spostamenti che ricordiamolo per l’80% sono interni all’Africa). Tutto questo interpella il Cuamm, il suo essere “con” l’Africa. È la sfida che vuole accogliere tra emergenza e sviluppo. Non facile, non scontata, ma che dobbiamo affrontare, con l’aiuto di tutti.
Per questo il 4 novembre il Cuamm si ritroverà a Milano per il suo Annual meeting e in vista di quella data lancia una mobilitazione che si rivolge a tutti, come lo ha esortato a fare Papa Francesco: 'E vi esorto a continuare a dare voce all’Africa, a darle spazio perché possa esprimersi: l’Africa ha voce, ma non si sente; voi dovete aprire possibilità perché si senta la voce dell’Africa; continuare a dare voce a quello che non si vede, alle sue fatiche e alle sue speranze, per smuovere la coscienza di un mondo a volte concentrato troppo su sé stesso e poco sull’altro'.
Una mobilitazione che vuole coinvolgere comuni e città, parrocchie e associazioni, ordini professionali, club rotary e università, giovani e meno giovani, e che vuole vestirsi di un impegno concreto proprio a partire dai giovani africani dando loro le opportunità di formazione che tanto chiedono (e proprio la formazione è la radice storica dell’intervento del Cuamm), investendo e costruendo per loro strade di futuro, alternative a quelle della fuga.
La proposta che facciamo non sarà la soluzione di tutti i mali, non si risolveranno i problemi dell’Africa, ma si potrà portare un contributo alla soluzione di un nodo cruciale per le sorti del mondo, anche del nostro più vicino.
Nel 2022 Cuamm ha formato 3.000 persone tra medici, infermieri, ostetriche, tecnici e agenti comunitari. L’obiettivo aggiuntivo che si dà è di arrivare a 10.000.
Per esempio per formare un giovane infermiere l’impegno annuale è di 500 euro e 3.000 per un medico. Facciamo appello alla solidarietà di chi vuole credere in questa sfida per costruire strade di futuro, alternative alla fuga”.
Nei Materiali allegati la presentazione dell'Annual Meeting di CUAMM.
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