La migliore sanità del mondo. Appunti per conoscere, capire la storia del nostro sistema sanitario… e provare a leggerne il futuro è il titolo dell'opera prima di studenti, laureati, specializzandi e docenti di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano, disponibile online in Open Access sulla piattaforma riviste.unimi.it.
"Il volume nasce dalla curiosità di saperne di più e [...] chi lo ha scritto con me è stato stimolato proprio da quel desiderio di conoscenza e confronto che una volta animava le tesi compilative, che si caratterizzavano per essere una raccolta di materiali che aiutasse a capire meglio un argomento, a sviluppare una discussione e, solo alla fine, ad elaborare autonomamente delle conclusioni" – spiega Paolo Nucci, docente di Malattie dell'apparato visivo in Statale, nell'introduzione al volume scritto con i giovanissimi Filippo Cambieri, Lorenzo Maria Caminada, Greta Castellucci, Andrea Lembo, Celeste Limoli, Luca Marelli, Veronica Mondani e Gianluca Monsellato.
Foto di gruppo per gli autori de "La migliore sanità del mondo"
Un libro "corale" che prende il via con l'intervista a Francesca Biondi, docente di Diritto costituzionale in Statale, in cui l'esegesi della norma sul diritto alla salute, contenuta nell'art. 32 della Costituzionale italiana, fa da contesto a una tutela della salute continuamente minacciata e disattesa da risorse statali e regionali sempre più scarse e interrogativi etici che mettono a repentaglio non solo il benessere dei pazienti, ma anche l'agire del medico e la sua deontologia professionale.
Ma per capire il presente e immaginare il futuro, si ha sempre bisogno di ricordare il passato e così il volume offre una ricostruzione storica del sistema sanitario italiano che, dalla legge Crispi-Pagliani del 1886 e il riconoscimento delle Opere pie fino all'attuale sistema conseguente alla riforma costituzionale del 2001 e al riconoscimento costituzionale dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ha garantito e continua a garantire cure e una tutela della salute che pongono la sanità italiana tra le migliori al mondo.
Non manca nel volume il riferimento alle molte falle del sistema – lunghe liste d'attesa, forte differenziazione dei livelli di assistenza e cura tra nord, centro e sud Italia – dove, però, continua a verificarsi il "paradosso italiano" di una ricerca scientifica (motore di sviluppo per una moderna "società della conoscenza") scarsamente finanziata ma con una produttività tra le migliori a livello mondiale.
Particolarmente lucide anche le proposte di miglioramento e l'ulteriore implementazione del sistema sanitario nazionale, come la ridefinizione dell'assistenza ospedaliera e dell'accesso ai servizi di emergenza del territorio o l'istituzione di un fondo straordinario per l'innovazione che concorra alla realizzazione della sanità del futuro basata sulla cosiddetta "medicina della 4P": predittiva, personalizzata, preventiva e partecipativa. Una visione per il futuro dove il paziente non è più fruitore passivo della prestazione sanitaria, ma sempre più informato, esperto e consapevole della propria malattia e degli stili di vita sani.
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Paolo Nucci
Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche
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