Pubblicato il: 17/10/2025
I delegati nell'Aula Magna della Statale

I delegati nell'Aula Magna della Statale

I lavori del Milan Urban Food Policy Pact entrano nel vivo: gli oltre 500 delegati da tutto il mondo hanno partecipato il 14 ottobre alla sessione plenaria di apertura, che si è tenuta nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, della rettrice Marina Brambilla, della vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo.  La Statale di Milano ospita gran parte delle sessioni del Forum, a testimoniare l’importanza della ricerca scientifica nello sviluppo e nell’attuazione delle Food Policy.

Al centro della mattinata, i keynote speech di Jane Battersby, docente dell'Università di Città del Capo ed esperta di sistemi alimentari, e del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, che hanno aperto la tre giorni di dialogo e collaborazione dedicati al futuro dei sistemi alimentari urbani e del Patto di Milano (Milan Urban Food Policy Pact), oltre alle voci di Stefano Gatti, direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e Inviato Speciale per la Sicurezza Alimentare, Ministero degli Affari Esteri.


Il Global Forum del Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP), il ‘Patto di Milano’, si tiene a Milano  fino al 17 ottobre e rappresenta il più importante appuntamento internazionale dedicato alle politiche alimentari urbane, che riunisce oltre 500 delegati da più di 330 città del mondo - 120 città europee, 33 città del Nord America, 38 dell’America Latina, 51 città africane, 91 città asiatiche - firmatarie del 'Patto di Milano' sottoscritto 10 anni fa in occasione di Expo 2015, per discutere di un tema quanto mai attuale e protagonista delle politiche cittadine: le abitudini alimentari, il rapporto fra le città e il cibo, salute, sostenibilità e accesso al cibo sano, produzione mondiale e locale, filiere corte e agricoltura, logistica e trasformazione, contrasto allo spreco alimentare e alla povertà, refezione scolastica e molto altro ancora.
 
Le prime 102 città firmatarie siglarono il ‘Patto di Milano‘ esattamente dieci anni fa, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Marino, il 15 ottobre del 2015, e consegnarono il documento al Segretario Generale delle Nazioni Uniti, Ban Ki Moon, all’Expo il giorno seguente.

A dieci anni da quel momento, la sessione di questa mattina ha evidenziato il percorso dell’ultimo decennio, grazie agli interventi del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ricordando alla platea internazionale le sfide future e l'urgenza di politiche alimentari sostenibili e inclusive e l'importanza di sinergie internazionali sul ruolo della collaborazione multilivello. Dal 2015 a oggi i MUFPP ha coinvolto in diverse iniziative e progetti comuni oltre 2.600 funzionari in città di tutto il mondo, dando vita a processi di innovazione delle politiche alimentari locali.

L'Università degli Studi di Milano è orgogliosa di essere parte del Milan Urban Food Policy Pact Global Forum, che si apre ufficialmente oggi - ha detto la rettrice Marina Brambilla -. In Statale svolgiamo attività di ricerca e formazione interdisciplinare che spaziano dall’agronomia alla biotecnologia, dalla nutrizione alle scienze sociali, con oltre 200 progetti attivi dedicati ai sistemi alimentari sostenibili, alla sicurezza alimentare e all’innovazione agroalimentare, e più di 6600 contributi negli ultimi dieci anni dedicati all’ambito food, tra curatele, volumi, articoli, tesi di dottorato e interventi a convegni. 

Il nostro impegno scientifico sul tema delle politiche alimentari troverà ulteriore impulso nel nuovo Campus della Statale che sorgerà a Mind, il distretto dell'innovazione sorto nell'area di Expo 2015: un'altra grande progettualità, nata, proprio come the Milan Urban Food Policy Pact, sulla scia di quella straordinaria esperienza generativa per Milano che è stata l'esposizione universale. Un progetto di respiro internazionale e di portata storica per la nostra Università, per Milano, per la nostra Regione. Su queste solide basi e guardando alle nuove possibilità che si apriranno nel futuro prossimo, non potremmo essere più orgogliosi di essere parte di questo eccezionale evento globale”.

Il 2025 è per noi un anno simbolico: segna i dieci anni del lancio del Milan Urban Food Policy Pact ma anche i dieci anni dell’adozione della Food Policy del Comune di Milano - ha spiegato la vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo -. Mentre ci preparavamo ad Expo 2015 abbiamo capito che il cibo era sì una sfida globale, ma anche locale, vicina a noi, nei nostri quartieri. Nell’ultimo decennio la politica si è evoluta da visione ad azione e abbiamo messo in campo, anche grazie alla preziosa rete che abbiamo creato con il MUFPP, tante azioni concrete - in tema di refezione scolastica, di recupero delle eccedenze alimentari, di educazione - che altre città del mondo hanno replicato. Oggi rinnoviamo il nostro impegno per continuare a integrare le azioni locali, dimostrando che le città possono guidare una vera trasformazione attraverso le politiche alimentari”.

La Dichiarazione finale

Dopo cinque giorni di incontri, confronti, sessioni plenarie e visite sul campo, collaborazioni tra città e partner internazionali, si è chiuso, il 17 ottobre, il Milan Urban Food Policy Pact Global Forum 2025. 
I 500 delegati internazionali, provenienti da 130 delle oltre 330 città firmatarie del Patto di Milano, hanno approvato con consenso unanime la “Dichiarazione Finale di Milano” che, confermando gli intenti e gli impegni originari dell’accordo siglato nel 2015, traccia le linee future e le prospettive del prossimo decennio.

Sei i punti che delineano la cornice strategica e politica all’interno della quale lavoreranno le città del Patto: riconoscere la profonda connessione tra crisi climatica e sistemi alimentari; riconoscere i pasti scolastici come uno strumento fondamentale di protezione sociale; investire nelle persone, nelle infrastrutture e nelle partnership; riaffermare il ruolo della ricerca per trasformare le dimensioni sanitarie, economiche e sociali dei sistemi alimentari urbani; impegnarsi a trasformare i principi condivisi in risultati locali, intervenendo in processi globali e regionali per assicurare che la voce delle città sia sempre più ascoltata; ribadire che l’accesso a un’alimentazione adeguata, sana e sicura è un diritto umano fondamentale, da garantire in ogni circostanza e che la fame non può mai essere usata come arma: il diritto al cibo per tutti è una responsabilità condivisa, insieme all'impegno per costruire sistemi alimentari che nutrano le persone, rigenerino il pianeta e sostengano la pace.