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Dal Milan Urban Food Policy Pact alle città del futuro: come sta cambiando il sistema alimentare urbano nel mondo.
Il ruolo delle città nell’orientare le abitudini alimentari di un paese è fondamentale. Una nuova ricerca, condotta da Alessandro Banterle e Fjona Zeneli del Centro MEIEC (Milan Economic Impact Evaluation Center) dell’Università degli studi di Milano (Urban Food Policy: Evolution over Time from Milano Expo 2015), analizza le Politiche Alimentari Urbane (Urban Food Policies) e la loro diffusione globale, mettendo in evidenza il legame esistente tra il contesto alimentare di popoli e continenti rispetto alle food policy messe in campo nelle principali città del mondo.
La food policy, spiegano i ricercatori, è l’insieme delle strategie attraverso cui i governi influenzano la produzione, la distribuzione e il consumo di cibo, toccando temi come sicurezza alimentare, qualità, equità, sostenibilità ambientale e cultura. Dalla sua nascita come politica statale nel dopoguerra per contrastare carestie e garantire la sicurezza nazionale, la food policy si è evoluta fino a diventare uno strumento multidisciplinare capace di affrontare sfide complesse legate a salute, mercati ed equità sociale.
La ricerca del Centro MEIEC viene presentata in occasione della settimana della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre, e coincide con il decennale del Milan Urban Food Policy Pact. Entrambe le tematiche sono al centro del Milan Urban Food Policy Pact Global Forum, evento in corso questa settimana e promosso dal Comune di Milano - Area FoodPolicy, dal Ministero Affari Esteri - Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo e Fondazione Cariplo, in collaborazione con l’Università Statale di Milano e Yesmilano.
Il Milan Urban Food Policy Pact, lanciato dal Comune di Milano durante Expo 2015 e oggi sottoscritto da oltre 330 città nel mondo, mira a costruire sistemi alimentari sostenibili, inclusivi e sicuri, incoraggiando le città ad agire in particolare secondo sei principali aree di azione:
L’analisi condotta dal centro MEIEC dell’Università Statale di Milano, sviluppata all’interno del progetto PNRR MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action, mostra come le città non seguano un modello unico, ma adattino le loro Urban Food Policies ai propri contesti e necessità, inserendosi in un quadro che va ben oltre i propri confini amministrativi:
Dal 2016, il Milan Pact Award celebra le migliori pratiche sviluppate dalle città aderenti.
“Il Patto di Milano ha dato un impulso straordinario alla diffusione di politiche alimentari urbane in tutto il mondo”, afferma Alessandro Banterle, che aggiunge: “la nostra ricerca ha fatto emergere come nessuna singola dimensione delle Urban Food Policies domini a livello globale; pur condividendo l’obiettivo comune di rendere il cibo più equo, sicuro e sostenibile, le città adattano strategie e priorità specifiche in base al proprio contesto locale e nazionale: sicurezza alimentare in Africa, capacità di governance in Europa e Asia, equità sociale ed economica in Medio Oriente e Australia, approccio multidimensionale in America”.
“L'analisi” – continua Fjona Zeneli – “conferma che l'implementazione delle Urban Food Policies è altamente dipendente dal contesto. Mentre l'Europa è leader sia per portata che per diversità, altri continenti privilegiano le dimensioni più pertinenti alle loro sfide socioeconomiche. Questa eterogeneità conferma l'adattabilità degli Urban Food Policies alle realtà urbane locali, sottolineando al contempo l'importanza globale delle città nella costruzione di sistemi alimentari più equi, inclusivi, sani, sicuri e sostenibili”.
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