Pubblicato il: 23/05/2022
Un'immagine di Milano tratta da Pixabay

Un'immagine di Milano tratta da Pixabay

Si intitola "Milano e i Sud del Mondo. Dalla conoscenza al pensiero critico, dalla solidarietà alla cooperazione internazionale" l’incontro in programma il 25 e 26 maggio nella sala Napoleonica (via Sant'Antonio 10) dell’Università Statale di Milano e in streaming su ZOOM (link per collegarsi). Ad aprire il convegno, il 25 maggio alle ore 9.30, saranno i saluti del rettore Elio Franzini

L’incontro è il risultato del progetto di ricerca MISMO (Milano e i sud del Mondo)  finanziato dalla Statale nell'ambito del 
Bando Seal of Excellence (SoE) SEED 2020, a cura di Elisa Alberani, docente di Lingua e Traduzione Portoghese, e Vincenzo Russo, docente di Letteratura Portoghese e Brasiliana e di Letterature Africane di Lingua Portoghese.

Tra la fine degli anni ‘50 e la fine degli anni ’70 del Novecento, Milano è stata la capitale della solidarietà verso i Paesi che allora venivano definiti del “Terzo Mondo”. Proprio a Milano nasce in quegli anni una costellazione di centri di studio, di associazioni, di gruppi di attivisti che fanno della città una vera e propria centrale della conoscenza e della solidarietà politica, civile, culturale e editoriale.

Riscattare le memorie di una città aperta e solidale, dalla forte vocazione cosmopolita e internazionalista e dall’impegno terzomondista significa anche disegnare le geografie del tempo presente e del ruolo di Milano nella ‘cooperazione internazionale’. Lo scopo principale del presente progetto è la creazione di una mappatura delle reti ‘terzomondiste’ italiane che vede come punto focale la città di Milano”, spiegano i ricercatori del progetto MISMO, introducendo i temi al centro del convegno del 25-26 maggio.

Obiettivo principale del convegno Milano e i Sud del Mondo,  è, quindi, “la messa a fuoco delle peculiarità di un modello di funzionamento culturale che può fare luce sullo studio dei meccanismi che regolano l’attività culturale della comunità in questione. La ‘mappatura’ di tempi che si sovrappongono e di spazi che si intrecciano sarà possibile solo attraverso un approccio multidisciplinare (studi storici, culturali, sociali, antropologici, politici, ecc.) e attraverso il riscatto delle memorie e delle testimonianze dei protagonisti milanesi di quella stagione: al convegno saranno presenti Uliano Lucas, il fotografo delle Afriche e delle Asie in movimento, Giorgio Oldrini protagonista politico della solidarietà con Cuba, Marco Bechis, il regista italo-argentino delle memorie della dittatura argentina”.

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