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Un campionatore passivo di NO2
Terza edizione per "NO2, No grazie!", campagna di scienza partecipata per il monitoraggio dei livelli di biossido d'azoto promosso dall'associazione Cittadini per l'aria a cui partecipa anche il dipartimento di Chimica dell’Università Statale di Milano, con la docente Paola Fermo, membro del Comitato scientifico del progetto, insieme ad altri Atenei ed enti di ricerca. A Milano, Roma e Napoli, i cittadini potranno diventare "sentinelle" della qualità dell’aria vicino a casa, a scuola o sul posto di lavoro.
Il biossido di azoto (NO2) è un gas che proviene principalmente dai motori di automobili, furgoni e camion. A Milano, per esempio, il 74% degli ossidi di azoto (NOx) proviene dal traffico e di questo il 93% proviene dai veicoli diesel. L’NO2 è estremamente nocivo per la salute umana, specialmente dei bambini e degli anziani e la sua concentrazione è normalmente associata alla presenza di altri inquinanti derivanti dal traffico, a loro volta nocivi per la nostra salute (particolato, PM10, PM2.5, IPA, Black carbon). Gli ossidi di azoto inoltre, di cui l’NO2 fa parte, contribuiscono alla formazione di particolato (PM2.5) e ozono (O3). Ridurre le emissioni di NOx significa anche, quindi, ridurre le concentrazioni di inquinanti diversi.
Registrandosi on line dalla pagina web dedicata, sarà possibile richiedere il campionatore passivo di NO2 che andrà poi collocato sulla finestra della propria abitazione - se si abita al piano terra -, oppure a un palo ad una altezza di circa 2 metri e mezzo seguendo le istruzioni fornite. Durante il periodo di monitoraggio, a febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglie, per assorbimento, il biossido di azoto (NO2) nell’aria nel punto prescelto. Per il personale dell'Ateneo condizioni vantaggiose per partecipare all'iniziativa, con la possibilità di acquistare il campionatore al prezzo di 15 euro anziché 20 euro. L'Università Statale, inoltre, sarà coinvolta in prima persona: le "centraline" saranno acquistate anche dall'Ateneo che provvederà poi a dislocarle.
I dati raccolti con i campionatori passivi verranno quindi controllati e calibrati con quelli delle misurazioni di NO2 realizzate dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente. A conclusione del progetto i cittadini potranno trovare sul sito la mappa della loro area di campionamento, verificare le concentrazioni rilevate e l’impatto sanitario prevedibile – stimato in base ai fattori di rischio elaborati dall’OMS per l’esposizione all’NO2 – per ciascun punto di monitoraggio. I dati elaborati dai ricercatori del Comitato scientifico creeranno quindi un database unico di informazioni preziose, che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 in queste tre aree urbane e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni e dei ricercatori per essere utilizzato in studi di modellistica, urbanistica, e altre discipline.
“Il nostro obiettivo - spiega Paola Fermo, docente di Chimica analitica all’Università Statale - è quello di sensibilizzare la popolazione e di ottenere una mappa dettagliata della qualità dell’aria delle tre aree monitorate, e poter così informare meglio i cittadini e gli amministratori e contribuire all’attivazione di misure di riduzione degli inquinanti atmosferici.
NO2 NO Grazie! è il più esteso progetto di scienza partecipata sulla qualità dell’aria in Italia”.
Per registrarsi on line e partecipare al progetto la scadenza è il 20 gennaio.
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