Il rettore Elio Franzini durante la premiazione della ricerca della Statale da parte della Fondazione Umberto Veronesi. Foto di Fondazione Umberto Veronesi.
Nuovo prestigioso riconoscimento alla ricerca condotta dall’Università Statale di Milano arriva da Fondazione Umberto Veronesi che il 31 maggio, con un evento presso l’Aula Magna di via Festa del Perdono 7, ha celebrato la ricerca scientifica e consegnato i finanziamenti alle ricercatrici e ai ricercatori, per l’anno 2023, nel campo dell’oncologia, della prevenzione e dei corretti stili di vita.
L’evento, occasione per celebrare il lavoro e i risultati di ricercatrici e ricercatori di altissimo livello, oltre all’impegno civile di illuminati sostenitori, ha visto la partecipazione del rettore Elio Franzini, di Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi e Direttore Divisione Senologia Chirurgica IEO, e di Chiara Tonelli, presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e docente emerito di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano.
Ottimo anche il piazzamento per l’Università Statale di Milano che ottiene uno dei tre Fondazione Umberto Veronesi Award di quest’anno, il premio istituito nel 2018 e destinato alle migliori pubblicazioni scientifiche a firma di ricercatori e ricercatrici sostenuti da Fondazione e pubblicate nell’anno precedente (2022), consegnato a Maria Grazia Filippone, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia, accanto alle otto borse per PHD assegnate alle giovani ricercatrici e ricercatori Cinzia Bottino (dipartimento di Bioscienze), Ilaria Durosini (dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia), Fabrizio Fontana, Alessandra Lettieri, Giada Amodeo e Rodrigo Orso (dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari), Alessandra Marinelli e Roberto Quadri (dipartimento di Bioscienze).
Tra i progetti premiati, infine, quello di Lucio Conti, docente di Genetica al dipartimento di Bioscienze, che punta a identificare meccanismi che migliorino la sopravvivenza delle piante da agricoltura in situazioni climatiche estreme, nell’ottica di preservare la salute globale.
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