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Parigi sul pont Neuf (1970), l'immagine di Paolo Vigevani scelta per la locandina dell'evento
Il 17 settembre il Centro Apice organizza la presentazione del volume Leggere in Europa. Testi, forme, pratiche (secoli XVIII-XXI) a cura di Lodovica Braida e Brigitte Ouvry-Vial (Carocci editore, 2023). Ne discutono: Lina Bolzoni, Vincenzo Ferrone, Mauro Moretti. Introduce: Paolo Rusconi. Coordina: Irene Piazzoni. Saranno presenti le curatrici.
La pubblicazione rappresenta l’esito più recente di un lungo lavoro di ricerca e collaborazione internazionale che è stato avviato nel 2013, a Le Mans, in occasione del Convegno Textes, formes, lectures en Europe (18e-21e siècles), organizzato da Lodovica Braida e Brigitte Ouvry-Vial. Tale lavoro ha conosciuto un ulteriore sviluppo all’interno di un programma finanziato dall’Agence Nationale de Recherche e diretto da Ouvry-Vial (Reading Europe Contemporary Issues in Comparative and Historical Perspectives, 2014-2017) i cui risultati, in parte, sono confluiti, nel 2020, nella pubblicazione, Lire en Europe: textes, formes, lectures (XVIIIe-XXIe siècles), curata da Lodovica Braida e Brigitte Ouvry-Vial, per le Presses Universitaires de Rennes. Il volume che verrà presentato il 17 settembre presso l’Università degli Studi di Milano è la traduzione di questa pubblicazione francese, rivista però alla luce di studi recenti e di ricerche appena concluse, come quella finanziata da un secondo progetto europeo, sempre diretto da Ouvry-Vial, (Reading Europe Advanced Data Investigation Tool- read.it 2018-2021), a cui hanno partecipato molti degli autori di questo volume.
Il carattere fortemente interdisciplinare dei contributi – dialogano tra loro storici del libro, studiosi di letteratura, di sociologia e di digital humanities – offre una riflessione ampia e diversificata sul tema della lettura, in termini di metodi, strumenti e obiettivi; al tempo stesso, la prolungata collaborazione tra i protagonisti di questa ricerca, avviata da tempo, garantisce una chiara comunione di intenti e orienta coerentemente l’intero volume. La prospettiva è quella di mantenere in stretta correlazione la materialità con cui viene trascritto e trasmesso un testo e la storicità delle sue lettrici e dei suoi lettori, coloro che contribuiscono a dare senso e vita a quel testo, proprio nel momento in cui ne sono intimamente trasformati, in modo singolare e, al contempo, comunitario. Un orientamento che valorizza la complessità dei fattori in gioco nell’atto di lettura e si colloca in una zona di frontiera – tra spazi individuali e collettivi, parole scritte e oralità, ambienti conservativi e luoghi di disseminazione culturale – una zona di scambi e contaminazioni che occorre attraversare ampiamente, in termini cronologici, multidisciplinari ed ermeneutici. Il Centro APICE propone da tempo una riflessione critica in linea con questo orientamento, basti qui ricordare, in tema con il volume in questione, il Convegno annuale del 2016, Reading in Europe (18th-21th), quello del 2019, Digital Humanities. Verso un nuovo ordine del sapere?, e quello più recente del 2023, Letture cruciali. Libri che cambiano la vita.
Sul sito web di Apice il programma dell'incontro.
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