Pubblicato il: 28/01/2025
Studentesse e studenti al lavoro durante l'edizione scorsa della Summer school

Studentesse e studenti al lavoro durante l'edizione scorsa della Summer school

Specializzarsi nell’analisi, nel trattamento, nella conservazione e nella valorizzazione di manoscritti di epoca classica, medievale e moderna attraverso un approccio integrato tra indagini tradizionali e tecniche digitali per sviluppare competenze che possano essere spese in istituzioni culturali, archivi, biblioteche e musei.

Giunge alla terza edizione la Summer school Integrating Traditional and Digital Approaches in Manuscripts Studies (INTRADAMS), rivolta a laureati in discipline umanistiche e scientifico-informatiche e promossa dal dipartimento di Studi Storici “Federico Chabod” dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, l’University of Rochester (New York, USA), la Biblioteca Trivulziana e Archivio Storico Civico di Milano, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Biblioteca e Archivio del Capitolo Metropolitano di Milano e la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli. La Summer school si svolgerà dal 9 al 20 giugno 2025 ed è possibile iscriversi fino al 27 febbraio 2025.

INTRADAMS nasce per offrire agli iscritti una proposta innovativa: l’obiettivo, infatti, è formare figure professionali con competenze trasversali spendibili in un settore interdisciplinare e in forte crescita, in Italia e in campo internazionale, con possibilità di impiego in istituzioni culturali nel campo della conservazione, valorizzazione e ricerca di manoscritti conservati presso archivi, biblioteche e musei. INTRADAMS combina, infatti, gli aspetti relativi alla conoscenza storica, testuale, grafica e materiale di libri e documenti attraverso l’interazione degli aspetti di esegesi storica, paleografica, diplomatistica, codicologica e filologico-testuale con quelli di elaborazione e gestione informatica dei dati, di diagnostica digitale e di fisica applicata allo studio della materia.

INTRADAMS, inoltre, combinerà insegnamenti teorici con attività laboratoriali, occasione per gli studenti per mettersi alla prova, su casi pratici, applicando le metodologie approfondire durante il corso e promuovendo nuovi approcci ai contenuti, alla conservazione, alla trasmissione e alla valorizzazione del patrimonio manoscritto.

La Summer school è coordinata dai docenti Marta Calleri e Marta Luigina Mangini del dipartimento di Studi Storici “Federico Chabod” dell’Università degli Studi di Milano e da Giacomo Vignodelli del dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

"L’approccio multidisciplinare allo studio dei manoscritti - spiegano i docenti che coordinano la Summerc school - offre oggi opportunità inimmaginabili fino a pochi anni fa, sia per la ricerca sia per la conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Come già per gli anni precedenti, anche per la terza edizione l’attività didattica della Summer School INTRADAMS sarà condotta attraverso un caso di studio, integrando così in modo concreto e virtuoso didattica e ricerca: lavoreremo insieme sul Liber primicerii del Duomo di Milano, un manoscritto quattrocentesco realizzato reimpiegando pergamene che contenevano documenti più antichi, conservato presso la Biblioteca e Archivio del Capitolo Metropolitano di Milano, la più antica fra le istituzioni di conservazione della memoria scritta di Milano oggi aperte al pubblico, con uno straordinario patrimonio di oltre mezzo milione di manoscritti".

Le ricerche e i risultati delle prime due edizioni della Summer school

Le attività condotte con gli studenti delle prime due edizioni della Summer School hanno permesso di leggere per la prima volta alcuni documenti, cancellati da secoli, di un manoscritto della Divina Commedia conservato presso l’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, scoprendo che si tratta di frammenti dell’Andria di Terenzio, di un testo in medio francese circolante in area napoletana in età angioina e di un cospicuo numero di documenti trecenteschi provenienti da Napoli: una scoperta importante, per via delle vicende conservative della documentazione partenopea, che ha subito gravissime perdite durante la Seconda Guerra Mondiale, e che offre dunque nuove e sorprendenti informazioni non solo sulla storia del codice trivulziano, ma anche sulla tradizione dei suoi materiali di reimpiego. Nel corso della terza edizione un’intera giornata sarà dedicata proprio alla presentazione dei risultati del lavoro di indagine condotto negli anni precedenti in stretta collaborazione tra docenti e studenti della Summer school. 

Contatti