La giuria di studenti della Statale ha assegnato il suo riconoscimento come miglior film documentario sulla città a La vallée du sel, di Christophe M. Saber (Svizzera, 62'), attribuendo due menzioni speciali: una al cortometraggio Tout le monde aime le bord de la mer, di Keina Espiñeira, e al lungometraggio Tides, di Alessandro Negrini.
La motivazione della giura - letta nella cerimonia di premiazione del 18 settembre - nel decretare il vincitore chiama in causa realismo, naturalezza e onestà e l'uso oggettivo della telecamera occhio "innocente e intimo" che ha saputo cogliere la vicenda delle minoranze religiose in Egitto dopo la Primavera Araba.
La menzione a Tides è andata, nelle parole della giuria, "per la sapiente sperimentazione di un'immersione in chiave poetica e musicale nell'universale tema del confine" e a Tout le monde aime le borde de la mer, "per la cifra stilistica della fotografia, estremamente suggestiva e in grado di riportare la dimensione onirica dello sconfinamento."
Dopo il workshop di formazione, del 6 settembre, la Giuria di studenti dell'Università degli Studi di Milano ha lavorato – coordinata da Maurizio Nichetti - su una selezione dei film in concorso al Milano Film Festival 2016, per attribuire il proprio riconoscimento speciale.
Coordinato da Nicoletta Vallorani, Gianmarco Torri e Chiara Martucci, del Progetto Docucity, nato in Statale nel 2006, il workshop che ha "formato" la giuria dei nostri studenti è stato condotto dai selezionatori del Milano Film Festival in programma a Milano dall'8 al 18 settembre.
Per il Milano Film Festival, Docucity ha co-curato la sezione "Colpe di stato", scegliendo e presentando 4 degli 8 film in programma.
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